Gravina ipotizza una riforma dei Campionati di Lega Pro con 40 o 60 squadre
Pubblichiamo come appendice all'approfondimento "Dilettanti: dal 2011 -10mila squadre e -80mila tesserati. La crisi colpisce il calcio italiano" un commento, raccolto da Lorenzo Vendemiale per Il Fatto Quotidiano, dal neo presidente della Lega Pro Gabriele Gravina sul'andamento della Terza Lega Nazionale.
LEGA PRO IN ROSSO – “… Nel 2011 la Lega Pro aveva ancora due divisioni, oggi dopo la riforma si è passati a quella unica, da 90 a 54 squadre con i mancati ripescaggidella scorsa estate. Il nuovo presidente Gabriele Gravina ha promesso di riportare il torneo a 60 (“lo dice lo statuto”), ma per il futuro non esclude un ulteriore taglio: “Sto facendo uno studio per capire quale sia la formula migliore, se a 60 o 40 club, presto avanzerò una proposta”. I fallimenti sono all’ordine del giorno: “Abbiamo un disavanzo fisiologico”, spiega a ilfattoquotidiano.itGravina. “Perdiamo 60 milioni l’anno, circa 1,2 milioni a società. Le spese sono alte, i contributi non bastano, il paracadute per chi retrocede dalla Serie B è insufficiente. Serve una riforma con una visione di sistema, solo così si può affrontare il problema. Noi siamo l’anello più debole di una catena già smagliata: le sofferenze ci sono anche ai piani alti”. Basta vedere il caso del Parma, che pure per la sua particolarità (dopo la gestione controllata la nuova società si è subito reiscritta) non rientra nel computo delle scomparse.
Si deve fare presente che il Consiglio Federale tenutosi martedì 26 aprile ha reso ufficiale il ripristino del format a 60 squadre. Inoltre è stata finalmente ridotta a 350 mila euro la fidejussione da allegare alla domanda di iscrizione. Solo per i più virtuosi però. Per quelli che riusciranno a contenere il foglio paga, lordo, di tutti i tesserati (tecnici, calciatori, addetti alla gestione sportiva) al di sotto di 1,5 milioni di euro. Per importi di spesa superiori ci sarà una fidejussione ad importi scalari crescenti. Un bel successo per la gestione Gravina. Quanto riportato sopra è da intendere un orientamento del Presidente della Lega Pro per i prossimi anni, qualora si riscontrasse ancora una crisi profonda del calcio.
Fonte: https://il fatto quotidiano