Il Capestrano vince la finale play off contro il Roio per 2 a 1 e sale in Seconda Categoria. Una promozione giusta perché i gialloblu hanno lottato con le unghie e con i denti per ben 29 partite. Dopo essere stato superato in classifica dall’ Ovidiana, il Capestrano sembrava sull’ orlo del declino. Invece i gialloblu sono riusciti ad alzare la testa e a centrare la promozione. Ieri a gestire la squadra dalla panchina c’era Antonio Giancola. Il ‘tecnico ad interim’ ha sempre creduto nel progetto, e il suo contributo è stato fondamentale per mantenere il gruppo unito. Giancola ci fa capire quanto sia importante e impegnativo arrivare a certi traguardi. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla nascita di questo sogno, ora finalmente realtà.
Giancola, il Roio si è rivelato un avversario ostico, ma alla fine l’obbiettivo è stato raggiunto, siete in Seconda Categoria…
Una vittoria sofferta ma strameritata. La squadra è stata una grande protagonista del Campionato dall’ inizio alla fine. Siamo stati fantastici perché poche squadre dopo uno spareggio perso a 5 minuti dal termine sono in grado di tirare fuori una reazione d’orgoglio come la nostra. Non volevamo fare i play off, ma li abbiamo onorati vincendo tutte le gare.
A chi vuole dedicare questa vittoria?
Voglio ringraziare tutti, dal primo all’ ultimo. Per primo vorrei ringraziare Spartaco Pierrannunzio, perché è riuscito a riportare una squadra di calcio a Capestrano. Ringrazio la società che nel tempo si è dimostrata forte, solida e sempre vicina alla squadra. Ringrazio i ragazzi perché non hanno mai perso la voglia di giocare a calcio nonostante le tante difficoltà e si sono dimostrati seri fino all’ ultimo. Ringrazio chi nel corso della stagione per un motivo o per un altro si è fermato prima. Grazie anche agli sponsor che ci hanno sostenuto, Dino in primis, ai ragazzi di Ofena che hanno creduto nel progetto e hanno lavorato con noi con la massima sinergia. Per ultimi ma non per importanza ringrazio il presidente Remo Falone e gli amici Nicoletta, Enzo, Mario, Stefano, Sonia e Mimmo.
Quanto è stato fondamentale il lavoro di Antonio Giancola per questo obiettivo?
Io sono solo un dirigente che non ha mai mollato, ho cercato in ogni modo di tenere compatto il gruppo. Aspettavo questo momento per dirlo, forza Capestrano!