"Ringrazio la società che ha deciso di scommettere ancora sul sottoscritto". Parla così Matteo D'Agostino, trainer dell'Ortigia, all'alba di una nuova stagione, che vedrà la sua squadra dare la caccia alla Prima Categoria. Dopo l'esaltante cammino dello scorso campionato (chiuso con il primo posto al termine della regular season, prima della doppia sconfitta contro Bugnara e Pro Celano, rispettivamente nello spareggio per la vittoria del campionato e nella finale play off), i rossoblù, nella stagione in cui ricade il 50^anno di storia, punteranno con rinnovato entusiasmo al salto di categoria. Per saperne di più, alla nostra Redazione, abbiamo sottoposto proprio D'Agostino ad alcune domande. Scopriamo cosa ha detto.
-Dopo l'ottimo cammino dello scorso campionato, conclusosi con il primo posto al termine della regular season, l'Ortigia riparte ancora da Matteo D'Agostino...
"Ringrazio innanzitutto la società per aver creduto ancora nel sottoscritto e per avermi sostenuto dopo le due sfortunate finali. Sono carico e motivato, pronto a tuffarmi nella nuova stagione con la passione e l'impegno di sempre. In questi giorni, inoltre, ho avuto modo di parlare con i ragazzi ed ho percepito in loro la voglia di fare un qualcosa di grande. L'auspicio in vista del nuovo torneo è quello di avere soltanto più fortuna".
-Qualcosa di grande, cosa vuol dire?
"Non ci nascondiamo. Il nostro obiettivo si chiama Prima Categoria".
-In questi giorni le società sono impegnate sul fronte mercato. Quali sono le compagini che, a suo avviso, lotteranno con l'Ortigia per il vertice?
"Non conosco i movimenti delle nostre avversarie ma, per quanto visto nell'ultimo campionato, l'Atletico Civitella potrebbe essere una seria candidata".
-La scorsa stagione cosa è mancato all'Ortigia?
"Non è mancato nulla. A vincere è stata la mia squadra, anche se non è arrivato il salto di categoria. Se abbiamo sbagliato qualcosa la colpa è soprattutto mia, i ragazzi hanno dato l'anima. Credo che tra i pregi di un allenatore ci sia anche quello di assumersi le proprie responsabilità".
-Dopo gli arrivi di Zauri e Cerasani la società ha nel mirino altri colpi?
"Siamo vigili sul mercato. Arriveranno, probabilmente, altri 3 o 4 elementi. Per quanto concerne i nuovi innesti, invece, non posso che essere soddisfatto; Zauri è un attaccante che negli ultimi anni è sempre andato in doppia cifra, i suoi gol potranno darci una grossa mano. Cerasani, che ritengo uno dei migliori nel suo ruolo, farà valere la grande esperienza lì in mezzo al campo. L'acquisto più importante, però, la società lo ha fatto nel momento in cui ha deciso di confermare in blocco la rosa dello scorso anno. Dopo la finale persa contro la Pro Celano ci siamo guardati, tutti, negli occhi, con una promessa: provarci ancora insieme".
-Vedremo ancora Matteo D'Agostino calcare i campi con la casacca dell'Ortigia?
"Ho 27 anni e tanta voglia di vincere insieme ai miei ragazzi. Dopo avermi convinto la scorsa stagione a scendere di nuovo sul terreno di gioco, sò che posso contare sul loro apporto e su quello dei dirigenti. Anche nel torneo 2017-18 il mio ruolo sarà quello di allenatore-giocatore".
-Quest'anno ricorre il 50^anno di vita dell'Ortigia. Che regalo si aspetta?
"Il regalo più bello potrebbero farcelo i nostri magnifici tifosi, seguendoci in massa come avvenuto la scorsa stagione. Ortucchio sa regalarmi grandi emozioni".