“Siamo contenti perché abbiamo tenuto il campo. C’ era il problema della prima volta, anche perché hanno giocato 6-7 fuoriquota e quindi non era semplice all’ esordio controllare la reazione emotiva dei ragazzi.” Queste le parole del presidente del Miano Ennio Pirocchi dopo la sconfitta di misura al debutto in promozione contro la Rosetana, nonostante una buona prestazione. “Dopo dieci minuti in sordina”, prosegue Pirocchi “la squadra si è comportata molto bene e questo mi lascia ben sperare perché andando avanti il Miano può solo che crescere. Non abbiamo accompagnato scuse perché mancavano due giocatori importanti per noi, visto che quelli che hanno giocato hanno fatto un’ ottima gara. Forse la sconfitta ci penalizza per quello che abbiamo fatto, abbiamo avuto delle occasioni per pareggiare. Ma il calcio è anche questo, perdere con la Rosetana ci può stare. Adesso speriamo di recuperare il prima possibile i pezzi che mancano, ma sopratutto ritornare nel nostro campo perché giocare ad Acquaviva non è come giocare in casa.”
Miano che la scorsa stagione vinse il girone D di Prima Categoria e che quest’ anno di conseguenza partecipa al girone A da neo promossa. “Noi vogliamo allungare questa bellissima favola cercando alla fine di rimanere nella categoria. Anche perché in questo modo è più semplice poter lavorare per allungare il campo e ritornare a giocare a Miano. Questa esperienza ha portato, dopo anni di assenza, alla formazione della Juniores, ed è per noi un’ assoluta e bella novità.”
Domenica i biancorossi, affronteranno il New Club Villa Mattoni, l’ altra neopromossa teramana reduce dal pareggio casalingo contro il Montorio 88. Una sfida che ci riporta indietro nel tempo, quando il Miano vinse lo spareggio contro i vibratiani ottenendo la vittoria del campionato. “Una sfida che si ripete. Negli ultimi anni con il Villa Mattoni siamo sempre stati in lotta, lo scorso anno abbiamo vinto lo spareggio anche se loro sono stati bravi ad ottenere la promozione attraverso i play off. Abbiamo fatto un percorso molto simile, siamo due matricole di questo campionato e siamo due belle realtà del calcio provinciale. Anche se la Val Vibrata economicamente è più vivace.
La nostra forza? Il calcio è un gioco di squadra e noi dobbiamo essere una squadra. L’ anno scorso abbiamo incontrato squadre attrezzatissime, ma alla fine abbiamo avuto la meglio perché si è creato un bel gruppo che ci ha creduto fino alla fine. Per far capire lo spirito della nostra squadra, due giocatori importanti che stavano con noi da 15 anni, pur di far giocare i fuori quota si sono fatti da parte per non togliere a loro la possibilità di giocare. Più siamo gruppo e meno problemi avremo in questo campionato.”