Stop anche agli allenamenti per tutte le società calcistiche dilettantistiche.
Al di là delle decisioni che già le singole società stavano prendendo (LEGGI QUI) a seguito della sospensione dei campionati, con l'ultimo DPCM e l'estensione all'intero territorio nazionale delle regole prima vigenti per la sola zona rossa, da ieri sera sono sospese d'imperio le attività sportive o ludiche, comprese quelle di allenamento. Che infatti dal DPCM dell'8 marzo erano consentite solo per gli atleti professionisti.
Dunque, a prescindere dalla volontà delle singole società, allenamenti proibiti fino al prossimo 3 aprile, salvo nuove disposizioni in merito. Da ieri sera potranno allenarsi solo "atleti professionisti e non professionisti, ma solo se riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali".
Questo il testo del DPCM del 9 marzo, relativo agli eventi sportivi ed agli allenamenti, da ieri in vigore per tutto il territorio nazionale.
"sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa' sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.