Il diffondersi del Coronavirus in Italia ha indotto il Consiglio direttivo della Lnd a sospendere, con effetto immediato, la disputa dei campionati dilettantistici (dalla Serie D alla Terza Categoria) fino al prossimo 3 Aprile. Inoltre, dopo l'ultimo DPCM che ha esteso la cosidetta "zona rossa" all'intero territorio nazionale, da ieri sera, al di là delle volontà delle singole società, sono sospese anche le attività di allenamento.
"Come dirigenti il nostro compito è quello di garantire la tutela della salute di tutti gli "attori" del calcio dilettantistico. Giusto fermare i campionati". Così Daniele Ortolano, numero uno del Comitato Regionale FIGC Abruzzo, da noi ricontattato. "La situazione nel nostro paese-aggiunge il presidente-è assai delicata e le decisioni adottate nelle ultime ore lo testimoniano. In questo momento ognuno di noi deve assumersi delle responsabilità, restando il più possibile a casa, sperando poi che con il passar dei giorni si arresti il propagarsi del virus".
Ci auguriamo che ciò non accada, ma cosa succederà se la sospensione dei campionati dovesse prorogarsi oltre la data del 3 Aprile? "In video-conferenza, ho avuto modo di confrontarmi con il presidente della LND, Cosimo Sibilia, il quale, con grande responsabilità, segue costantemente l'evolversi della situazione. Al vaglio-spiega Ortolano-ci sono diverse ipotesi, addirittura quella di riprendere i campionati nel mese di Giugno, con seguente annullamento degli Europei di calcio. Ma ripeto: per ora restiamo nel campo delle supposizioni". Il Comitato Regionale Abruzzo pronto a fare la sua parte:"Sino al 3 Aprile non possiamo far altro che aspettare. Siamo a disposizione sia della LND che della FIGC valutando, per il bene di tutti, le mosse da mettere in pratica".