Si apre ufficialmente la crisi in casa Unione Aquilana. Una crisi che rischia di segnare in maniera pesante il futuro dello storico sodalizio cittadino di calcio femminile. I dettagli sono stati illustrati nella conferenza stampa di questa mattina nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni, alla presenza dello staff dirigenziale, dell'allenatore Fabrizio di Marco e del capitano Alessandra Berardi. Toni sereni e pacati ma che hanno voluto ribadire l'assoluta volontà di non voler proseguire più il rapporto con la società del patron Panepucci Maurizio, ora rimasto solo in sella.
Alla base della decisione le divergenze emerse e palesate dal segretario Luciano Di Giacomo in relazione alla possibilità di affiliazione dell'Unione Aquilana con L'Aquila Soccer School. Divergenze delle quali Panepucci non ha tenuto conto tanto da rendere inutilizzabili le credenziali di accesso dell'Unione sul portale della Figc e determinando di fatto le immediate dimissioni di Di Giacomo a cui hanno fatto seguito quelle di Di Marco e degli altri dirigenti. Un gesto di solidarietà avallato anche da tutte le giocatrici che hanno deciso così di non vestire più la casacca rossoblù. A nulla è valso il tentativo di Panepucci di fare dietro front, la decisione presa è stata irremovibile. A pesare ulteriormente anche il problema campo, con l'impianto di Bazzano da troppo tempo in condizioni di scarsissima utilizzabilità.
A questo punto lo scenario è duplice. Nel primo caso è prevista la ricerca di una nuova realtà sportiva (L'Aquila Calcio?) capace di inglobare in blocco dirigenti e giocatrici così da garantire la prosecuzione dell'attività in un contesto il più possibile duraturo. Il secondo prevede invece la creazione ex novo di una società sportiva, per prendere parte alla prossima stagione. In entrambi i casi, come già accaduto in passato, non verrà meno la voglia di rimboccarsi le maniche per far fronte alle spese di gestione attraverso autotassazione e ricerca sponsor. Insomma, nessuna paura.
L'ultimo appello è stato per il patron Panepucci, affinchè possa risolvere nel più breve tempo possibile il rapporto con le atlete ancora tesserate in modo da consentire loro di accasarsi liberamente. In alternativa le ragazze si son dette disposte a rimanere ferme in attesa dello sblocco della situazione: non scendere in campo in due gare ufficiali permetterebbe di avere loro lo svincolo automatico e la FIGC potrebbe escutere la fideiussione della società come forma risarcitoria.
Di seguito le interviste realizzate al capitano Alessandra Berardi
e al segretario Luciano Di Giacomo.