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In questo inizio di stagione si sta rivelando l’arma in più dell’Aquila. Arrivato il 20 luglio del 2020 dopo una attesissima trattativa, Stefano Miccichè sta conquistando il club del capoluogo. Un giocatore che all’esordio non vuole proprio far male evidentemente. Suo il primo gol nella prima amichevole contro il Capistrello. Così come è stato sua la rete (con la complicità di Di Girolamo) che ha deciso la gara di Coppa contro i Nerostellati. Il suo gioiello dalla distanza ha permesso a L’Aquila di sfatare il tabù dell’esordio. Rossoblu che devono trovare ancora la strada giusta. Ma fino a quel momento, ci pensa Miccichè:
“Sono contento di essere partito bene e soprattutto di aver dato alla mia squadra una mano per portare i tre punti a casa. C’è una stata una prestazione generale importante, il gol l’ho fatto io ma ci sono state varie occasioni per far gol. Stiamo sulla strada giusta.”
Gara che si è sbloccata proprio quando c’è stato il cambio tattico con Miccichè spostato a punta centrale e Di Paolo a sinistra.
“È stata una cosa che abbiamo provato in settimana e funzionava”, commenta l’esterno marsicano, “l’abbiamo messa in atto anche in partita e per fortuna è andata bene. Come promesso, il gol lo dedico a Samuel, figlio di un caro amico di famiglia. Mando lui un forte abbraccio".
Negli ultimi anni Micicchè ha cambiato molte casacche, non rimanendo mai per più di una stagione in una squadra (fatta eccezione di Francavilla dove partì a dicembre della seconda stagione assieme ai giallorossi), quest’anno magari L’Aquila può essere il luogo ideale per rimanere più di un anno, specie se arrivasse la Serie D.
“Se sono venuto qui è perché ho sposato un progetto importante. Capocannoniere? Preferirei arrivare un oggi dietro al capocannoniere e vincere il campionato.”
Pierluigi Trombetta
