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Dilettanti, combattiamo il Covid rispettando le regole

Il Covid 19 sta tartassando i campionati dilettantistici non solo abruzzesi, ma di tutte le regioni italiane. Il quadro che ne viene fuori da queste prime giornate, è alquanto preoccupante.
 
Tantissime le partite rinviate, ma soprattutto sempre nuovi casi che di giorno in giorno, rendono tutto sempre più difficile. Oltre a quello che succede in campo, bisogna tenere conto anche di quello che succede fuori dal terreno di gioco e le cose non vanno affatto meglio. Si parla di ingressi e uscite contingentati, ma poi dai un occhio sulla tribuna e la parola distanziamento è solo una entità astratta. Sono arrivate tante segnalazioni su diversi campi dalla serie D fino alla Promozione, dove il pubblico non pare comportarsi in maniera idonea.
 
Un caso ahinoi piuttosto eclatante è quello del campo sportivo Caprarese di Spoltore, innanzitutto bisogna fare una doverosa premessa. Non stiamo attaccando lo Spoltore calcio sia chiaro, ma non è ammissibile che dietro la porta lato nord dell'impianto spoltorese si crei in ogni match un assembramento di gente che non solo non è distanziato, ma sosta in una area non recintata e quindi facilmente accessibile. Quel punto del campo sportivo pescarese non fa parte del perimetro, ma bisogna assolutamente porre rimedio perchè quella gente lì dietro non ci può stare in nessun modo (vedasi foto, presa dal servizio di Rete 8 Sport). A chi dobbiamo appellarci? Lo Spoltore calcio si deve occupare solo di quello che succede dentro il rettangolo di gioco e siamo tutti d'accordo, ma la competenza in fatto di ordine pubblico e sanità a chi spetta?
 
Possibile che il sindaco di Spoltore sia l'unico a non accorgersi di quelle persone ammassate dietro la rete di recinzione del campo sportivo? Non dovrebbe attivare dei controlli o almeno far chiudere quella zona ed impedirne l'accesso? Pensiamo onestamente che si dovrebbe fare nell'interesse di tutti e della salute di ognuno.
 
Questo è uno dei tanti esempi ma che danno l'idea di come stiano veramente le cose. Purtroppo anche in serie A vanno riscontrate mancanze alquanto discutibili. Infatti allo stadio Ezio Scida di Crotone sabato sera in occasione di Crotone-Juventus, le telecamere hanno indugiato sulla tribuna dello stadio calabrese e lo scenario era desolante. Gruppi di persone per niente distanziate, senza nessun intervento del personale steward dello stadio. Ma vengono rispettate queste norme anti-Covid? Il timore è tanto perchè forse in molti vedono ancora una certa superficialità.
 
Le società anche se non direttamente responsabili, dovrebbero dare una mano, capiamo che non è affatto semplice e soprattutto economicamente difficile da sostenere, ma se continuiamo di questo passo crediamo che ben presto tutto si fermerà di nuovo. Alba Adriatica e Torrese in modo del tutto involontario, stanno pagando il primo dazio contro questo nemico piuttosto infido e pericoloso.
 
Facciamo quindi in modo che il calcio, professionistico e dilettantistico, sia tutelato non solo in mezzo al campo ma anche fuori. Regole ferree, rispettate e presenza di autorità sui vari campi. E chi sgarra ne paga le conseguenze. Le società se vengono riconosciute responsabili devono pagare, e anche pesantemente.
 
Non è solo calcio questa volta, ma la vita di tutti, e guai a chi ci mette in pericolo.