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Luigi Repace, presidente in carica Comitato Regionale Umbria vola verso la rielezione. Rapace, se tutto andrà bene al ternime del quadriennio 2021/2024, accorpando i periodi in cui è stato presidente, giungerà all’invidiabile obiettivo di 24 anni da numero uno della Lnd Umbria.
Repace (in foto), l’ultima volta venne rieletto nel 2018 con il voto di 127 società su 204 aventi diritto al voto, a seguito delle dimissioni irrevocabili rassegnate da Giuseppe Palmerini per ragioni di salute, e sarà il candidato unico della Lnd Umbria per il quadriennio 2021/2024.
Repace era tornato a svolgere la carica di presidente dopo essere stato assolto da ogni accusa per “maneggio illegittimo di denaro del Cru” dalla Corte d’Appello Federalo il 17 dicembre 2017.
Lo sfidante Luca Fiorucci, per due anni vicepresidente del consiglio direttivo guidato da Rapace e per cinque presidente del Comitato regionale Arbitri dell’Umbria, nonché medaglia di bronzo per meriti sportivi del CONI, non è riuscito a raccogliere le firme necessarie per formalizzare la candidatura.
Con dinamiche simili a quelle che altri sfidanti lamentano (clicca qui per approfondimenti), su 175 società umbre aventi diritto al voto, il presidente uscente, Luigi Repace ha raccolto 153 designazioni valide, come certificato dal Tribunale Federale Territoriale del Comitato Regionale Umbria in funzione di Collegio di Garanzia Elettorale, per la carica a presidente del Comitato regionale Umbria lasciandone appena 22 allo sfidante.
Con la brillante operazione di rastrellamento il presidente in carica, e a questo punto candidato unico, ha escluso dalla competizione lo sfidante quarantasettenne, Luca Fiorucci, che doveva raccogliere almeno 50 firme per presentarsi davanti alle società riunite nell’assemblea elettiva l’11 gennaio. Dato da tenere in considerazione anche la preoccupante moria di società aventi diritto al voto che, in circa due anni, sono decresciute del 14%.
Con la manovra messa in campo - del tutto legittima – , con cui sono state raccolte l’88% delle designazioni valide in appena una manciata di giorni, escludendo le festività ordinarie e natalizie nonché i divieti previsti per la zona rossa, non ci sarà un confronto democratico e ricco di dialettica tra due sfidanti, ma ci sarà quasi certamente il partito/candidato unico.
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