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Ripartenza Eccellenza? Caos format, multe, promozioni e tesseramenti

In attesa del riconoscimento ufficiale da parte del Coni dell'interesse nazionale, che formalmente ancora non c’è, per le competizioni regionali di vertice, quindi Eccellenza e Serie C di calcio a 5 maschili e femminili, il Presidente della Federazione Gabriele Gravina ha scritto una lettera alla Lega Nazionale Dilettanti inviando le linee guida per la ripartenza dei suddetti campionati, al fine di non mortificare la competitività e creare il giusto bilanciamento su tutto il territorio nazionale. (clicca qui per approfondimento) 

In estratto riportiamo i principi “cardini” della lettera che il presidente Gravina ha inoltrato alla LND:

“Ferma restando la volontà di far riprendere l’attività per stabilire sul campo le promozioni nei campionati nazionali di categoria superiore, la FIGC ha stabilito:

  • tenuto conto della non obbligatorietà, non è prevista alcuna sanzione per chi non riprende l’attività, ad eccezione dell’esclusione dalla graduatoria per i ripescaggi per la sola stagione sportiva 2020/2021;
  • deve essere previsto un numero minimo di squadre per ogni girone (è ammessa la facoltà di poterli organizzare con altri Comitati Regionali) che garantisca l’auspicato equilibrio tra promozioni in Serie D e retrocessioni in Eccellenza;
  • previste specifiche tutele sul tesseramento per le calciatrici e i calciatori.

Il presidente federale, ha poi confermato l’impegno affinché, nel cosiddetto decreto legge ‘sostegno’ di prossima adozione da parte del Governo, sia anche previsto un contributo a fondo perduto in favore delle società della Lega Nazionale Dilettanti a ristoro delle spese sanitarie derivanti dall’applicazione del Protocollo in essere per il campionato di Serie D.”

L'ANALISI 

La lettera della Figc porta degli elementi di novità.

Va a scomparire lafamosa multa” per le società che non vogliono riprendere il campionato di Eccellenza di cui vi abbiamo anticipato il 7 marzo u.s.(clicca qui), e rimane facoltativo per i club scendere o meno in campo.

Essendo facoltativa la partecipazione alla “ripartenza della Eccellenza” scompare, per volontà del presidente Gravina, anche la punizione proposta dalla LND (clicca qui) per i club che resteranno a casa. Si passa dall’esclusione dalla graduatoria per i ripescaggi per DUE stagioni sportive, chiesta con la delibera del consiglio direttivo delle LND, all’esclusione dalla graduatoria per i ripescaggi per la sola stagione sportiva 2020/2021 voluta da Gravina.

Qui si apre lo spazio per una complessa interpretazione sul significato della “sola stagione sportiva 2020/2021”, quindi per la stagione in corso, di cui vi sapremo dire.

Anche l’espressione “un numero minimo di squadre per ogni girone” fa nascere dei dubbi.

Il presidente Gravina, ufficiosamente, ha fissato a 10 il numero minimo di società per tornare in campo nelle singole regioni. Proprio queste condizioni fissate dalla Figc potrebbero creare forti ripercussioni sulla ripresa dell’Eccellenza.

L’11 aprile dovrebbe riprendere il campionato con il nuovo format – ma quale? ancora non è chiaro -, eppure, anche davanti a questo caos, molte società che vogliono giocare hanno già acceso i motori tuffandosi sul mercato ma, al momento, la ripresa resta ancora in alto mare.

La Figc ha anche previsto la possibilità di poter unire squadre di regioni confinanti per arrivare a un numero minimo di squadre consentendo solo alla squadra prima classificata di salire in D. La promozione alla categoria superiore potrà essere conseguita a seguito di un format che preveda la partecipazione di almeno 10 squadre di Eccellenza. Cosa succederà nel caso in cui non ci si dovesse arrivare?

Ma saranno 36 le promozioni in serie D?  

Anche questo non sarà più un dogma. Le Società di Serie D stanno opponendo resistenze sulla base di alcune valutazioni: se nelle stagioni precedenti su circa 538 società di Eccellenza salivano 36 club nell’interregionale a fronte di altrettante retrocessioni, ora i team di serie D chiedono una deroga: se le società di Eccellenza che scenderanno in campo sono circa il 50% (262 sì e 276 no clicca qui per approfondimenti) allora i posti potrebbero essere ridotti in proporzione: quindi circa 18 sia in termini di retrocessioni che di promozioni.

Circa i calciatori iniziano a circolare le prime procedure sul tesseramento.

I calciatori delle società rinunciatarie saranno:

- svincolati in presenza delle condizioni o a fronte della richieste di cui agli articoli 32 bis e 108 del NOIF, così come sarebbe avvenuto alla data del 30 giugno 2021;

- trasferiti a titolo temporaneo fino a 30 giugno 2021 ad altra società che prosegue nella medesima competizione la stagione sportiva, a semplice richiesta congiunta di quest’ultima e del calciatore.