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L'Aquila è il giorno di Bolzan: obiettivo tornare alla serenità

In un momento così cruciale della stagione, l’obiettivo principale per L’Aquila è quello di tornare alla normalità. Nella presentazione di Dario Bolzan come nuovo tecnico rossoblu, pur senza troppa vena polemica, ci sarà l’occasione per fare chiarezza su quanto è accaduto nella giornata di mercoledì che ha portato alle dimissioni del tecnico Roberto Cappellacci. Ciò appare doveroso, perché è difficile far capire alla piazza le dimissioni di un tecnico dopo un pareggio, seppur dal sapore amarissimo. Chiaro che la quasi disfatta di Capistrello è la prova del 9 che qualcosa che non andava c’era e che il tecnico di Tortoreto avrà capito che a lungo andare le cose forse, sarebbero andate peggio. Per tale ragione sarà interessante analizzare da vicino gli errori commessi, per poi metterci una pietra sopra e pensare solo alla gara contro l’Angolana, che può già valere una stagione.

Bolzan è un allenatore di sostanza, diretto e maniacale: ciò che serve ora a L’Aquila. Il tecnico argentino già si è trovato nella situazione di sostituire Cappellacci e questo aspetto magari può essere un vantaggio. Alcuni giocatori che stanno rendendo meno rispetto alle aspettative per svariati motivi (tra cui quelli tattici) come Di Paolo e Maisto o che stanno trovando poco spazio come Di Federico, Bolzan ha già avuto modo di allenarli tra Castelfidardo e Giulianova. E questo può essere un altro vantaggio.

Il silenzio stampa imposto alla squadra, ieri si è allargato anche alla dirigenza che non ha potuto rilasciare dichiarazioni, ma che lo farà nella giornata di oggi durante la presentazione dell’ex difensore. Ieri Bolzan ha svolto il suo secondo allenamento, stavolta a porte chiuse. Probabilmente sempre per mantenere alta la concentrazione. Ora c’è sicuramente curiosità per capire come scenderà in campo L’Aquila contro l’Angolana (ad oggi potenziale seconda perché ha una gara da recuperare rispetto ai rossoblu). Nelle sue esperienze Bolzan si è sempre adattato alla situazione, in base alle caratteristiche della rosa a sua disposizione. A Castelfidardo passò al 3-5-2 ottenendo l’obiettivo salvezza, ma si ricorda che è stato catapultato nel capoluogo solamente nella giornata di giovedì. Difficile pensare ad uno stravolgimento tattico, quindi presumibilmente almeno per domenica si rivedrà il 4-3-3.  Forse qualche differenza potrebbe esserci nell’11. Magari uno come Rosano che è apparso tra i centrocampisti più in forma in questo periodo, potrebbe partire dal 1’. Nel tridente non è escluso si possano invertire Di Paolo e Miccichè, con l’ex Giulianova punta centrale e il marsicano sull’esterno. Curiosità che avranno ragione di trovare risposta proprio oggi alle 12, 30.

A prescindere da tutte le considerazioni che possono essere fatte sui difetti della rosa e sul fatto che il Chieti appare più pimpante, l’organico ha comunque le qualità per lottare a vincere il campionato (proprio assieme ai teatini). Si ricorda che L’Aquila è dovuta ripartire dalla Prima Categoria e che le avversità sono state molteplici. Un esempio su tutti può essere il pareggio di Pescina contro il San Benedetto del 24 marzo del 2019. Dopo quella partita scoppiò il caso rimborsi e ciò portò a domandarsi quale potesse essere la soluzione migliore per continuare il percorso di rinascita. Alla fine, la società passò in mano ai tifosi e di mancati rimborsi non ce ne sono stati più. Ora non manca nulla: i rossoblu devono rimboccarsi le maniche.

Pierluigi Trombetta