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L'Aquila, parte l'era Bolzan: 'Voglio una squadra coraggiosa'

Si è da poco conclusa la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Dario Bolzan. Nella sala stampa del Gran Sasso, oltre al tecnico argentino è stato presentato assieme al vicepresidente Massimiliano Barberio e al direttore generale Gianni Tuosto. Ovviamente prima di entrare sul discorso nuovo allenatore, i vertici rossoblu hanno spiegato l’addio di Roberto Cappellacci. Bisognava soprattutto capire cosa fosse successo nell’effettivo dopo la quasi disfatta di Capistrello

Ritorno su Cappellacci.

Ovviamente prima di entrare sul discorso nuovo allenatore, i vertici rossoblu hanno spiegato l’addio di Roberto Cappellacci. Bisognava soprattutto capire cosa fosse successo nell’effettivo dopo la quasi disfatta di Capistrello.

Tutta la società vorrebbe ringraziare mister Roberto Cappellacci perché ha rassegnato le dimissioni dopo il pareggio di Capistrello per dare una scossa a questo ambiente, appiattito dopo quella partita. Ha rassegnato le dimissioni da imbattuto, da secondo in classifica in questo momento. Vorremmo ringraziare l’uomo perché ha accettato una scommessa altamente rischiosa con L’Aquila calcio in Prima Categoria. Anche nelle dimissioni che ha rassegnato adesso ci fa capire come ci tiene a questa maglia. Ancora oggi bisogna dire grazie a Roberto, come mister e come uomo. Questa sarà sempre casa sua”.

Il dg e spiega anche che non ci sono state delle incomprensioni sul mercato:

Difficilmente Conte e Mourinho possono fare tre anni in una piazza. Solo per fare degli esempi. Era la fine di un ciclo non perché il mercato non è funzionato con Cappellacci. Come tutte le storie belle finiscono. Ci ha dato la possibilità di ricaricare le energie per combattercela fino all’ultimo giorno. Noi crediamo ad un obiettivo e a un sogno. Nessun giocatore ha mai pensato di dire a noi che Cappellacci non andava bene”.

Poi è intervenuto Barberio che ha ribadito in primis che ogni mossa è stata presa in sintonia con l’allenatore e poi ringrazia Bolzan di aver accettato il progetto.

Le scelte di mercato sono state fatte in maniera condivisa. I nomi si fanno poi può arrivare quello che può arrivare. Ora voltiamo pagina e cerchiamo di tornare in un ambiente positivo. Ringraziamo a Dario Bolzan, che ha accettato questa sfida, l’unica persona che abbiamo cercato”.

Parte l’era Bolzan.

La sensazione che si ha è quella di un tecnico deciso, ambizioso che sa il fatto suo. Bolzan punta a entrare nel concreto. Queste le sue parole:

Tutto è stato davvero sorprendente, ho iniziato a ricevere delle telefonate, il tempo non c’era, è stata una nottata lunga. Abbiamo deciso di vederci di persona, mi sono fatto coinvolgere. Su Cappellacci posso solo dire che è un collega che ho sempre stimato, di quello che è successo prima non mi interessa.  Sicuramente non si può incidere più di tanto con un giorno e mezzo, l’idea può essere molto simile. Magari cambia la forma e la metodologia, però ci vuole del tempo, ho provato a incidere sull’aspetto mentale. Ho trovato uno spogliatoio abbattuto, ho detto ai giocatori che c’è qualità sia umana che tecnica e che nulla è ancora perduto. Voglio ringraziare la società e tutta la città dell’Aquila perché credo che ci sono poche società così organizzate e così solide. Sono orgoglioso di allenare questa piazza”.

Bolzan che è già subentrato a Cappellacci ai tempi di Castelfidardo: "Situazione completamente diversa e c’erano altri tipi di giocatori. Anzi la fortuna di subentrare a Cappellacci è che trovo una squadra che palleggia e questo è un vantaggio”.

 “Cosa manca? Manca l’attacco alla profondità, manca la velocità in fase di possesso e non possesso. Non è che domani troverete la squadra che pensa Dario Bolzan. Ho dato degli input semplicissimi. Mi interessa una squadra coraggiosa che sappia riconoscere i momenti della partita. Può darsi che ci sia qualche cambiamento. Io non giocherò il 4-3-3 con gli esterni d’attacco larghi, io voglio massima libertà da parte degli attaccanti. Non so se L’Aquila può vincere il campionato: lo deve vincere”.

Dunque, il tecnico argentino difficilmente cambierà modulo, ma potrebbe essere che Miccichè possa tornare sull’esterno e Di Paolo punta centrale.

Pierluigi Trombetta