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L’Aquila - Angolana, le interviste.

“Devo dire che a livello di gioco e impianto la squadra ha fatto bene - analizza a fine gara Domerico D’Eugenio - Chiaramente quando giochi con queste squadre non puoi fare errori. Loro con due giocate hanno risolto la partita. L’unico rimpianto sono i tanti corner e i cross che abbiamo messo dentro su cui non siamo stati in grado di creare pericoli concreti. A livello di prestazione però credo abbiano fatto bene entrambe le squadre. Poi i singoli hanno fatto la differenza.

Noi vediamo le classifiche fino a un certo punto, tanto che nella ripresa abbiamo messo dentro altri fuoriquota, che sono il nostro patrimonio. È la prima sconfitta. Certo, perdere non fa mai piacere, anche perché noi vogliamo fare bene.

Le scelte? Dietro abbiamo avuto qualche difficoltà a causa delle assenze di Mucciante e Giammarino. E questa forse è una delle differenze con le grandi, cioè la panchina. Sul modulo stiamo giocando così dall’inizio, con Buffetti tra le linee, anche per non lasciare il pallino del gioco solo a loro”.

“Prima di tutto vorrei fare i complimenti all’Angolana perché non si sono mai scomposti - premette il neo tecnico Dario Bolzan - Poi ci tengo a dire di essere molto felice per essere tornato all’Aquila ed esordire con una vittoria. Io uso come termometro l’atteggiamento di chi entra. Se c’è intensità significa che siamo sulla strada giusta. Quando siamo passati in vantaggio ho avuto la sensazione che i ragazzi volessero gestire la partita con un possesso lento, senza movimenti. E quello ha consentito che ci prendessero le misure perché eravamo troppo statici.

I primi 25 min di partita un po’ mi sono emozionato, perché i ragazzi hanno fatto vedere qualcosa di molto simile a ciò che voglio io. Significa che i ragazzi hanno intenzione di seguirmi e se mi seguono penso che potremmo divertirci. 

Non posso dire se sono stati fatti passi avanti. Per ciò che mi riguarda ho visto che si sono impegnati a fare ciò che gli ho chiesto. Ma una squadra non si allena a voce, ci vuole il lavoro sul campo. C’è da migliorare tantissimo, perché c’è da alzare il ritmo. Catalli? Ho trovato questa situazione qua, ho dovuto scegliere un capitano e insieme alla squadra abbiamo deciso che il nuovo capitano è Venneri. In generale ho trovato qualche over in più di quelli che avrei preso io, ogni domenica si dovranno fare delle scelte.

Ho cercato di lavorare a livello mentale, devono capire che sono forti, lavorare in autostima e crearsi delle certezze. Criticità? Ci sono delle pecche secondo me, ma la rosa è forte e ci si può lavorare. Sulla Condizione fisica, per quanto mi riguarda, è ancora presto per capire se è un discorso fisico o mentale”.

“Oggi penso che abbiamo giocato una grandissima partita - le parole del presidente rossoblù Di Cristofaro - Credo ci sia stata la svolta che noi tutti ci aspettavamo. Prima ero convinto fossimo noi la squadra da battere, ora dico che è il Chieti. Il nostro obiettivo sarà sbagliare meno possibile. 

Noi come società non mettiamo mai bocca sulle scelte. L’unica cosa che abbiamo deciso è quella di azzerare le gerarchie, anche sulla fascia di capitano. Di Paolo oltre ad essere un bravissimo ragazzo è un vero professionista. 

Un ringraziamento voglio farlo anche a Cappellacci, ci ha dato tanto. Non abbiamo potuto far altro che accettare le dimissioni. Oggi i ragazzi hanno dimostrato che loro ci credono, secondo me la rosa è forte. Ora vedremo partita dopo partita. Il compito della società è quello di mantenere lo stesso impegno e la stessa concentrazione di questa società”.