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L'Aquila, i primi effetti della gestione Bolzan

Probabilmente è ancora presto per parlare di cura Bolzan, ma il successo ottenuto ieri da L’Aquila contro la Renato Curi Angolana è avvenuto anche grazie agli accorgimenti che il tecnico argentino ha operato in questi giorni.

Non c’è stato un cambio totale rispetto alla vecchia gestione, ma è normale proprio perché Bolzan è stato catapultato nel capoluogo solamente qualche giorno fa, eppure il gruppo pare sia sulla diretta via.

La gara di ieri può essere riassunta nell’esultanza di Di Paolo. Uno sfogo quasi rabbioso per un giocatore che da tempo cercava la via del gol e finalmente l'ha trovata. È bastato poco per metterlo nelle condizioni di segnare: spostarlo punta centrale e attaccare la profondità. L’esultanza dell’ex Giulianova è il gesto liberatorio di tutta la tifoseria rossoblu che dopo una settimana tormentata ha potuto finalmente gioire. A colpire positivamente sono anche le parole dello stesso Bolzan nel post match, quando sofferma di essersi emozionato anche lui dopo l’1-0 perché la squadra stava giocando come voleva lui.

Una squadra solida e concreta quella vista ieri. Certo in alcune circostanze si è intravisto l’asfissiante fraseggio che ha contraddistinto la gestione Cappellacci. Va anche detto che l’avversario di ieri era di spessore, perché la qualità dell’Angolana è abbastanza nota. Una compagine quella nerazzura, che prima della sfida del Gran Sasso era potenzialmente prima assieme al Chieti avendo da recuperare la sfida con il Lanciano. Anche i cambi hanno dato il loro contributo. Di Federico come nello spezzone contro l’Avezzano ha palesato una voglia di giocare e di dare il suo contributo alla squadra. Il piede di Bisegna lo conoscevano tutti, ora anche Puddu. Kras mai utilizzato da Cappellacci, ieri ha dimostrato che non è un caso se ha fatto la C e la D. Con Bolzan c’è stato anche il cambio di fascia, con Venneri capitano al posto di Catalli. Ma aldilà della tribuna del pescinese, questo cambio può ricordare ciò che accadde nel 2013 quando arrivò a L’Aquila (anche qui da subentrato) Giovanni Pagliari. Il tecnico marchigiano al suo arrivo tolse la fascia da capitano a Carcione a favore di Pomante, ma lo stesso Carcione rimase al centro del progetto e fu decisivo per la promozione in C1.

La trasferta di Lanciano sarà un test importante per capire a che punto è L’Aquila di Bolzan.

Pierluigi Trombetta