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Il Chieti ammutolisce il Gran Sasso 0 a 1 e vola verso la D

Il big match del Gran Sasso incorona il Chieti, da oggi con più di un piede e mezzo in serie D. Decide a metà ripresa Rodia, entrato tre minuti prima, a suggello di un Chieti che della panchina lunga ha fatto davvero un’arma in più.

Ma il successo dei neroverdi, almeno per oggi, risiede in un centrocampo di un altro livello. Qualità individuali coniugate alla superiorità numerica che Lucarelli ha disegnato da inizio ripartenza in questa mediana a cinque che ha consentito ai neroverdi di controllare e, allo stesso tempo, saper offendere. Poi metteteci grinta, condizione atletica e tranquillità ed il gioco è servito, al cospetto di una L’Aquila che ha impiegato un tempo per digerire la tensione della gara e che è stata punita proprio nei venti minuti in cui ha provato a cercare la via del gol. 

Finisce coi neroverdi che festeggiano correndo verso il settore ospiti, chiuso. 

Per L’Aquila amara occasione per riflettere sui propri errori, soprattutto in fase di analisi e programmazione pre ripartenza. 

Il match. Nella gara crocevia del campionato che coincide col ritorno del pubblico negli stadi, il campo spegne le polemiche sui biglietti che hanno acceso la vigilia. Il colpo d’occhio non è quello che ci sarebbe stato in situazioni normali, ma almeno si torna a respirare aria di calcio vero. Presenti in tribuna varie personalità, tra cui il sindaco del capoluogo Biondi, l’assessore regionale Liris, l’onorevole Pezzopane, il vice sindaco di Chieti De Cesare e l’assessore allo sport Pantalone.

Lucarelli deve rinunciare a Corticchia e Verna, ma recupera Filosa al centro della difesa. Galli appena recuperato va in panchina, perciò Spadafora affianca l’aquilano Fabrizi in avanti, Donatangelo in cabina di regia è supportato da Farindolini e Mariani. 

Bolzan, come all’andata, deve fare a meno dell’acciaccato Altares al centro della difesa. In mediana . La novità si chiama Di Federico, che prende il posto di Di Paolo al centro dell’attacco.

Il primo tempo è praticamente un esercizio di tattica, con L’Aquila alla ricerca dello spazio giusto e la densità del Chieti in mediana pronta a fare filtro e scaricare sull’esterno per offendere anche grazie alla superiorità numerica. Al 42’ la prima vera occasione del match, col cross basso di Pellecchia su cui non riescono ad intervenire nè Di Federico, nè Miccichè, a due passi dalla porta. Allo scadere Donatangelo dal limite recupera e scocca il destro che si spegne di poco a lato.

Nella ripresa al 3’ discesa da applausi di Rosano, sponda di Miccichè per Di Federico che in area di sinistro manda sopra la traversa da ottima posizione. L’Aquila prov a spingere, ma al 20’ scatta inesorabile la macchina del contropiede neroverde: Fabrizi allarga per Pietrantonio che affonda e mette in mezzo, Rodia appena entrato è solo in area e insacca di piatto. Al 28’ cross di Pellecchia per la testa di Di Paolo, Forti mette in angolo. In chiusura ancora Rodia in contropiede, il diagonale si spegne di poco a lato. 

L’AQUILA - CHIETI 0-1

MARCATORI Rodia al 20’ s.t. 

L’AQUILA (4-3-3) Domingo; Lenoci (dal 12’ s.t. Fonti), Venneri, Ricci, Moscianese (dal 1’ s.t. D’Ercole); Rosano, Zanon (dal 25’ s.t. Catalli), Kras (dal 29’ s.t. Maisto); Pellecchia, Di Federico (dal 21’ s.t. Di Paolo), Miccichè. (Di Fabio, Cipriani, Altares, Lenart). All. Bolzan.

CHIETI (3-5-2) Forti; Aquilanti, Filosa, Consorte; Puglielli (dal 29’ s.t. Siragusa), Mariani, Donatangelo, Farindolini, Pietrantonio; Spadafora (dal 16’ s.t. Rodia), Fabrizi (dal 34’ s.t. Galli). (Russo, Lucarino, Di Renzo, De Fabritiis, Mastrilli, Siragusa, Ikramellah). All. Lucarelli.

ARBITRO Bonasera di Enna (Cocco di Lanciano, D’Orazio di Teramo).

NOTE Spettatori 1000 (massimo consentito dalle normative anti covid). Ammoniti Filosa, Lenoci, Consorte, Forti. Angoli 7-2.

Alessandro Fallocco