• Classifica
  • Non sono presenti dati sulla classifica
  • Risultati ª giornata —
  • Non sono presenti dati sui risultati
  • 1ª giornata —
  • Non sono presenti dati sul prossimo turno!

Di Pasquale: 'Questa diatriba societaria l'abbiamo subita'

Aver giocato con La Barba in porta non è un alibi. Era importante proteggere la nostra dignità di giocatori. C’è sempre una faccia e una maglia da difendere. Si va in campo facendo il meglio possibile. È stato un anno particolare: il Covid ci ha falcidiato e le vicende societarie non ci hanno aiutato. La squadra si è compattata su se stessa per proteggere la propria passione”. Queste le parole nel post match del tecnico del Lanciano Giuseppe Di Pasquale dopo la sconfitta contro L’Aquila. Lanciano che ricordiamolo ha partecipato a questo campionato  da vice campione d’Abruzzo in carica (essendo arrivato secondo lo scorso anno) e ha concluso questa stagione 21/22 all’ultimo posto. A dire del tecnico rossonero le colpe non solo soltanto di questa società:

Chiaretti e Alluni hanno trovato una situazione disastrosa perché chi è andato via non ha lasciato delle buone cose, falcidiando il settore giovanile, facendo debiti e lasciando uno stadio vuoto. Certo è che ci sono delle responsabilità da parte di tutti, ma così era complicato. La colpa non è solo di Alluni e Chiaretti”. Come riportato anche da Atuttocalcio.tv (leggi qui), la telenovela continua. Sembrava fatta per il passaggio della famiglia Pincione e invece la Chiaretti dice che l’assemblea che ha portato al passaggio di proprietà non era valida.

I Pincione? Io ci ho parlato. Noi siamo in mezzo a questa diatriba. Pincione ci dice che la società è sua. Poi chiama Chiaretti e ci dice che la società è ancora nelle sue mani. Non conosciamo tutti i risvolti, ma questa situazione l’abbiamo subita. Futuro? Io sono nato a Lanciano come allenatore 35 anni fa. Lanciano è praticamente casa mia e la cosa più che mi dispiace e che verrebbe a morire un movimento calcistico. Non dare speranza ai giovani di poter giocare nella prima squadra della loro città è un qualcosa di brutta. Se c’è qualcosa da fare per il Lanciano io lo farei volentieri”.

Vero che L’Aquila non ha vinto il campionato, ma ci ha provato. Il progetto dei tifosi funziona e l’anno prossimo l’obiettivo dei rossoblu sarà di riprovare a vincere l'Eccellenza. A Lanciano un modello del genere non era possibile? Per Di Pasquale, “il buon lavoro che è stato fatto a L’Aquila è stato sotto gli occhi di tutti. Questo purtroppo a Lanciano non è stato possibile metterlo su: non c’è stata la forza morale di mettere in atto la stessa cosa. Lanciano è stata abbandonata da tutti quanti, da parte dell’amministrazione comunale, da parte degli imprenditori e della tifoseria. L’attaccamento ai colori sociali lo si vedono nei momenti difficili. Se uno ci tiene a Lanciano bisogna sporcarsi le mani, questo per ora non c’è stato”.