"Giuseppe viveva per il calcio. Oltre al Milan, squadra di cui era un grande tifoso, le sue passioni sono state prima la S.S. Preturo e poi il Bazzano". Inizia così, con queste parole il ricordo di Erina Panepucci madre di Giuseppe Magnifico, lo sfortunato ragazzo che nel 2005 rimase vittima di un incidente stradale. A Preturo, frazione aquilana dove Giuseppe viveva con la famiglia, ogni anno gli viene dedicato un Memorial; amici, conoscenti e appassionati di calcio si ritrovano per ricordarlo e soprattutto per dare un senso ad una morte ingiusta.
"Il nostro Memorial ha uno scopo benefico-continua la Signora Erina-gli incassi sono a sfondo sociale. I primi due anni abbiamo devoluto il ricavato alla Unione Italiana Ciechi ed alla Mensa Celestiniana.
Tre anni fa, poi, conobbi la mamma di Andrea De Nando, un ragazzo di 15 anni ucciso, a Peschiera Borromeo (MI), sulle striscie pedonali mentre attraversava la strada. La donna, dopo la morte del figlio, trovò un diario dal quale venne fuori la volontà del ragazzo di adoperarsi per la costruzione di pozzi d'acqua in Africa. Attraverso i Salesiani la signora contattò il V.I.S. (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo), dando vita al progetto "Un pozzo per Andrea". Lo scorso anno di ritorno dal suo terzo viaggio in Etiopia, la mamma di Andrea, ci mostrò delle foto con dei ragazzi che giocavano a calcio.
Quella é stata una scintilla anche per noi. Con mio marito ci guardammo in faccia e, in un solo istante, capimmo quale sarebbe stato il nostro futuro. Partimmo per Roma e, tramite il V.I.S., demmo inizio al nostro progetto chiamato "Giuseppe e l'arcobaleno nei suoi sogni".
Lo stesso progetto prevede la costruzione di un oratorio che darà accoglienza a 400 ragazzi dai 3 ai 18 anni; inoltre, a fianco dell'oratorio abbiamo voluto anche un campo da gioco polivalente, sia per il calcio che per la pallavolo. Il 7 Agosto partirò per l'Etiopia, dove inaugurerò l'oratorio ed un pozzo, quest'ultimo finanziato con il torneo dello scorso anno. In nostro, determinante, aiuto è venuta l'Associazione Culturale Amiterno, con la quale abbiamo creato una lotteria di beneficenza. Il ricavato dalla vendita dei biglietti andrà a coprire le spese di costruzione dell'oratorio. Sinora abbiamo raccolto Cinquemila Euro".
Per noi che raccontiamo di calcio, l'incontro con la signora Erina è stato un pò come una lezione. La sua tenacia é un atto d'amore bellissimo. In ogni bambino che berrà un sorso d'acqua o che tirerà un calcio ad un pallone ci sarà un pò di Giuseppe.