Sicurezza medica negli stadi. Tambone: "Nei dilettanti c'è ancora ignoranza"
Quanto accaduto domenica sugli spalti del Petruzzi di Città Sant'Angelo durante la gara Paterno-Francavilla (un tifoso del Paterno colto da malore è stato salvato grazie all'utilizzo del defibrillatore), ha riportato alla ribalta il tema della sicurezza medica negli stadi abruzzesi e d'Italia, sia in ambito dilettantistico che in quello dei professionisti.
Per saperne di più abbiamo avvicinato ai nostri microfoni l'esperto D.S. Giuseppe Tambone che in carriera ha avuto la fortuna di lavorare in piazze blasonate (su tutte quella di Napoli). La scalata per arrivare al calcio che conta è partita proprio dai dilettanti, mondo che Tambone ancora oggi conosce molto bene, del quale è in grado di giudicarne il livello di sicurezza in tema di sicurezza medica.
"L'Aver constatato che il tifoso sta bene mi conforta; al di là delle circostanze favorevoli, come la vicinanza all'ospedale di Pescara e gli interventi del medico del Paterno, cardiologo, e quello del Presidente Ortolano, Medico anestesista, un plauso va fatto al Comitato F.I.G.C. Abruzzo per aver finanziato l'acquisto dei defibrillatori e investito sulla formazione del personale addetto all'utilizzo. Ortolano ha saputo guardare avanti. Coloro che hanno operato a Città Sant'Angelo, inoltre, hanno dato dimostrazione di prontezza, adeguatezza e modernità del sistema abruzzese. Purtroppo nel calcio dilettantistico, nonostante negli ultimi anni siano stati fatti passi in avanti, c'è ancora troppa ignoranza in tema di sicurezza medica. Anche qui in Abruzzo, per molte società, la visita medica vale solo un pezzo di carta; le stesse società, per risparmiare, si affidano a pseudo esperti in campo cardiologico che girano sui camper".
La salute e l'incolumità dei calciatori non ha categorie; è nel dovere delle società assicurare un'adeguata visita medica ai propri atleti per attestarne il buono stato di salute. Ancor più nel mondo dei dilettanti, quello lontano dai riflettori, dove chi corre dietro una palla, il più delle volte, lo fa per passione, amicizia e spirito di aggregazione.
Clicca sul link in basso per ascoltare l'intervista a Giuseppe Tambone
-
Clicca qui per ascoltare Giuseppe Tambone