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Serie D. Amiternina,il ds Barbanti “Difenderemo con i denti la permanenza in D”

Forte delusione in casa giallorossa per il pareggio a Celano; forte determinazione per la sfida a Sulmona

A Scoppito l’ambiente è ancora frastornato: non riescono ancora a spiegarsi cosa è successo dopo il 26′ del primo tempo quando a Celano vincevano per 0 a 2 ed avevano in mano la salvezza diretta. Non era facile vincere a Celano, anche perché, il tecnico dei marsicani Morgante aveva dichiarato che non avrebbe regalato niente.  Portarsi sul doppio vantaggio grazie ai gol di Torbidone e Terriaca e poi subire la rimonta è significato disputare i play out contro il Sulmona. Ora, per tentare di restare in Serie D, l’Amiternina dovrà vincere i play off contro il Sulmona, che, tra l’altro, può godere, in caso di parità dopo i 90 minuti e dei supplementari, del vantaggio degli scontri diretti. La gara della vita per le due formazioni abruzzesi si disputerà domenica 18 maggio ore 16.00 al Pallozzi di Sulmona.  “Fino alla mezz’ora andava tutto troppo bene.” esordisce così il ds Lanfranco Barbanti, che continua “Sembravamo una squadra di un’altra categoria. Siamo scesi in campo determinati e la squadra era ben messa in campo. Dopo il gol di Aquaro la squadra psicologicamente, ma non tecnicamente, ha cominciato a cedere. Abbiamo avuto anche diverse occasioni per ripassare in vantaggio ma nulla.”

Come se lo spiega?

“Davanti avevamo il Celano che in casa ha perso solo tre gare in stagione, una delle migliori difese del Campionato, per noi era obbligatorio vincere e fino al 30 del primo tempo  eravamo sullo 0-2. Badi bene non ci stavano regalando nulla, la gara se la stavano giocando anche loro. La squadra, che ha una media età molto bassa, ha pensato che era fatta: salvezza raggiunta. Li abbiamo peccato”

E’ poi finita 2 a 2 e l’Amiternina è stata condannata ai play out. Ora che aria si respira?

“Non le nascondo che dopo la gara c’era delusione mista a rabbia sia tra noi dirigenti che tra i ragazzi. Ora però non è il momento di piangersi addosso o di provocare spaccature o creare dissapori. La parola d’ordine è stare uniti”

Vuole sottintendere  che ci sono stare frizioni tra giallorossi?

“Qualche isolata reazione scomposta. Nulla di che. Ora però la squadra deve prepararsi come se fosse una finale della Champions League. “

Un Saverio Pedalino in più avrebbe fatto comodo?

“Certo. Ma non siamo stati noi a darlo via. Con una squadra come quella attuale abbiamo realizzato gli stessi punti dello scorso campionato: 40. Senza però tanti nomi importanti e di esperienza come: Hernan Molinari, Saverio Pedalino, Alessandro Onesti,  Lorenzo Perfetti, Marco Moauro, Nicola Di Francia  ed altri. Vogliamo mettere a confronto anche il budget delle due stagioni? Le dico solo, come può immaginare, che  c’è una differenza enorme. “

Direttore si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa o sbaglio?

“Queste mie riflessione servono solo a sottolineare che la rosa attuale è più che valida. Lo dico con il conforto dei numeri. Chiedo allo staff tecnico e alla squadra di allenarsi in tranquillità in questi giorni per poi scende in campo al Pallozzi con carattere e combattere fino al 130 minuti se servirà. Perché noi vogliamo difendere la permanenza in Serie D  anche con i denti.”