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Goal, sudore e tanta passione. Questa la storia di Giuseppe Soria

Il bomber Vastese, ad oggi, è l’unico ad essersi aggiudicato per due anni di seguito il titolo di capocannoniere
Giuseppe Soria in azione sulla sabbia

Il calcio, fatto di sudore, cuore e passione, spesso regala storie che vale la pena raccontare. Una, certamente, è quella Giuseppe Soria, attaccante col goal nel sangue. Ragazzo umile e disponibile, molto legato alla sua Vasto, Soria, da noi avvicinato, ha ripercorso le tappe più significative di una lunga carriera caratterizzata, oltre che dalle reti, da tanto impegno umiltà.

“Ho iniziato a giocare a calcio nelle giovanili della Vastese; a 15 anni fui acquistato dal Termoli, allora in serie D, dove rimasi per tre stagioni. Le buone prestazioni con la casacca molisana mi valsero la chiamata per gli Europei under 18. Durante la manifestazione il Castel Di Sangro decise di acquistarmi e portarmi nell’allora serie C2. Dopo una breve parentesi con i giallorossi, andai in prestito al Siena dove ricordo di essere stato tra i più giovani in rosa. Terminata l’esperienza senese, nella stagione 1995-96 feci ritorno a Castel Di Sangro. Nel mese di novembre, però, decisi di scendere di categoria per andare ad Ortona, in D, dove realizzai 11 reti in 18 gare. Frutto di quell’ ottima annata fu la chiamata della Vis Pesaro, in C2. In seguito le tappe successive della mia carriera furono Bojano e Forlì, serie D. L’impegno e le buone prestazioni di quei due anni fecero si che, ancora una volta, alla mia porta bussò il Castel di Sangro, dove restai per altri 2 anni, sempre in C2. Dalla C2 scesi in Eccellenza con l’Atessa Val di Sangro dove riuscii a conquistare per due anni consecutivi il titolo di capocannoniere. Impresa quest’ultima, ancora oggi ,mai riuscita ad altri. Sempre nel massimo campionato regionale feci un anno a Guardiagrele per poi passare al Notaresco. Nel Gennaio del 2009, dopo una stagione e mezzo, lasciai i teramani per tornare nella mia Vasto. La gioia di essere tornato nella mia città diventò massima con la vittoria del campionato di serie D: la Pro Vasto promossa in serie C. Il campionato 2009-10 ci vide protagonisti di una storica salvezza con mister Pino Di Meo in panchina. La gioia di quel risultato, purtroppo, passò in secondo piano poiché a fine anno la società fallì. L’anno successivo tornai alla Val Di Sangro, serie D, fino a dicembre. Nello stesso mese il Sulmona, allora il Promozione, decise di acquistare il mio cartellino. Con la casacca biancorossa riuscì a vincere il campionato. Lasciata Sulmona, tornai a giocare in Eccellenza nelle file del Vasto Marina. La stagione seguente restai ancora a Vasto, con l’altra squadra cittadina, la Vastese, dove riuscii ancora a vincere il campionato di Promozione. La stagione 2013-14, appena conclusa, in Eccellenza, non è stata esaltante per la squadra”.

Sul futuro che lo attende Soria sembra avere le idee chiare:” Mi guarderò intorno, anche se non nascondo la volontà di voler continuare a giocare. Il calcio mi ha dato tanto. Nella mia carriera ho sempre dato il massimo, ovunque sia andato, e rispettato le persone che ho avuto davanti”.

Da Vasto, città di mare e di calcio, è iniziata la storia di un ragazzo che come tanti sogna di poter diventare un calciatore. Soria c’è riuscito. Quel mare è lì a ricordarlo.