CHIETI – Una falsa notizia su una presunta multa comminata alla Chieti Calcio è stata diffusa stamane mandando su tutte le furie la società teatina. Infatti, in mattinata è cominciata a circolare la voce che la società del presidente Walter Bellia avrebbe dovuto sborsare la cifra di 8000€, ma l’errore è davvero grossolano: infatti, gli 8mila euro di multa sono stati comminati alla ASD US Chieti Calcio a 5 e non alla Chieti Calcio. I più attenti non avranno preso in considerazione la falsa notizia, in quanto sapranno che la Co.Vi.So.D. deve ancora esprimersi e lo farà nelle prossime ore, ma per chi è caduto nel tranello riportiamo il comunicato ufficiale proveniente da Viale Abruzzo: “Il sito http://tuttodilettanti.altervista.org/ ha diffuso la notizia circa una presunta multa comminata alla Chieti Calcio per una violazione degli accordi economici con propri tesserati. La notizia è assolutamente FALSA. La società multata è di Chieti, ma operante nel mondo del calcio a 5. Tra l’altro la Chieti Calcio ha militato negli ultimi anni in Lega Pro e non nei dilettanti, movimento tutelato proprio dalla Commissione Accordi Economici a cui si fa riferimento. Bastava davvero poco per verificare l’infondatezza della notizia ma è stato più semplice per qualcuno riprendere l’articolo del sito http://tuttodilettanti.altervista.org/ per infangare il nome della Chieti Calcio. Il presidente Walter Bellia e la società tutta si riservano l’opportunità di ricorrere alle vie legali con i titolari del sito http://tuttodilettanti.altervista.org/ e con chiunque abbia diffuso la notizia, a tutela della propria immagine. Inoltre, d’ora in avanti, fatto salvo il diritto alla critica degli organi di stampa riconosciuti dalla legge, non saranno più accettati attacchi strumentali, offese e diffamazioni nei confronti delle persone legate alla Chieti Calcio o diretti alla società stessa da siti internet non riconosciuti o provenienti dal mondo dei social”.


Serie D. Chieti, gira la voce di una multa, ma è tutto falso
La società neroverde su tutte le furie, per l’errore grossolano di un sito web