“Sono contento per i tifosi e per la bella giornata di sport che ha vissuto la città. Era quello che volevo alla vigilia e i ragazzi ce l’hanno messa tutta”. È soddisfatto Nunzio Zavettieri per la grande vittoria della sua L’Aquila nel big match del Fattori contro la capolista Ascoli. Il roboante 3-0 rifilato ai Picchi marchigiani ha portato grandissimo entusiasmo e convinzione in tutta la piazza. Dopo i festeggiamenti è giunto però il momento di guardare avanti rimanendo con i piedi ben saldi a terra, perché la stagione è ancora lunga e ricca di insidie che si nascondono dietro ogni angolo. “Nel calcio più che quello che fai oggi conta quello che farai domani. Terremo questa giornata in un angolino della memoria come spinta per cercare di tirare fuori il massimo da ogni partita. Ci servirà per ritrovare l’autostima dei tempi migliori ed un grande entusiasmo per affrontare nel modo migliore questa seconda parte di stagione, consci di poter crescere ancora tanto.”
Il mister rossoblù ha un grande pregio, quello di non accontentarsi mai. Qualità indispensabile nella ricerca della “perfezione” per arrivare ad agguantare traguardi storici. “Non mi sono piaciuti i primi minuti della gara, anche se ci può stare. Faticavamo a prendere le misure ed i nostri 2 centrocampisti erano un po’ troppo bassi. Messo a posto questo aspetto la squadra ha avuto più equilibrio e abbiamo sfoderato una grandissima prestazione.”
Innegabile affermare che la partita è stata stravinta soprattutto sul piano mentale. L’Aquila ha avuto la forza di non farsi schiacciare da un Ascoli che era partito conquistando il centrocampo.
”L’aspetto mentale è determinante e condiziona tutta la prestazione. La squadra è stata molto brava a giocare con la maturità calcistica che gli avevo chiesto e che serve in queste occasioni. Abbiamo tenuto bene l’Ascoli nei primi minuti e poi abbiamo avuto la forza di crescere. Minuto dopo minuto. Siamo passati in vantaggio, non abbiamo mollato, abbiamo raddoppiato e siamo stati equilibrati, concedendo pochissimo. Anche dopo il 3-0 siamo stati sempre molto efficaci.”
Parole importanti quelle spese per il giovane Djuric, arrivato da Forlì la scorsa settimana e già leader in campo. “Djuric è stato determinante. I primi minuti era un po’ emozionato. Addae è partito forte, ma lui lo ha sovrastato nettamente non solo dal punto di vista fisico, ma anche come qualità di gioco.”
Domenica prossima la squadra farà tappa a Prato. Zavettieri sa bene che i suoi hanno spesso faticato con le così dette piccole. “Con le grandi abbiamo sempre fatto partite importanti. Ora mi aspetto lo stesso contro il Prato, una squadra comunque di valore, ma che naviga nelle zone basse della classifica. Dobbiamo lavorare serenamente e stare concentrati. La continuità a questo punto del campionato è fondamentale perché i punti diventano pesantissimi. Partite facili non ce ne saranno più. Sarà una bella lotta fino alla fine.”
C’è grande orgoglio nel sapere di essere la difesa meno battuta, assieme alla Salernitana, di tutta la Lega Pro. “ Quello della miglior difesa deve essere uno stimolo per tutti nel voler continuare ad essere impenetrabili. La storia ci insegna che spesso chi arriva più in alto è chi subisce meno. Per me l’equilibrio di squadra è la chiave di ogni gara. Ti permette di sfruttare bene la fase offensiva così come essere solido in fase difensiva.”
Grande emozione nel ripensare alla splendida cornice di pubblico che il Fattori è finalmente riuscito ad offrire sabato scorso. “Che bella sensazione vedere i nostri tifosi dalla panchina”. L’auspicio del mister è che “Questa partita possa servire anche ai tifosi per credere ancora di più nel nostro lavoro e che possano venire sempre più numerosi a sostenerci. Ci permetterebbe di alzare il livello delle prestazioni. Soprattutto quando il pubblico è caldo e appassionato come quello aquilano. Questo campionato lo vincerà il gruppo più forte. Non mi riferisco solo ai giocatori ed allo staff tecnico. Ma alla società, ai tifosi, all’ambiente. Dobbiamo fare un corpo unico per cercare di ottenere il massimo. L’invito ai tifosi è di starci vicini come stanno facendo perché con loro siamo sicuramente più forti.”
L’ultimo pensiero è per la città Una città abituata ad alzare la testa e combattere nei momenti più difficili. Specialmente dopo il dramma vissuto nel 2009. “E’ dai primi giorni che sono arrivato che sento che qui c’è qualcosa che va oltre l’aspetto puramente calcistico. Anche essere coinvolti nel dramma che il territorio ha vissuto per noi deve essere un orgoglio, una spinta a dare sempre il massimo. Ma per dare davvero tutto quello che abbiamo dobbiamo compattarci e creare un’empatia con tutto l’ambiente. Come se a scendere in campo fosse tutta la citta. E’ questa l’arma in più per arrivare fino alla fine. Orgogliosi dobbiamo andare avanti”