Advertisement

Lega Pro. L’Aquila, un mercato da regina per continuare a volare

Le riflessioni di Atuttocalcio dopo la chiusura della campagna trasferimenti di gennaio

Possiamo dirlo. Ercole Di Nicola è stato certamente uno dei grandi protagonisti di questa finestra di mercato di gennaio. Un mercato che nelle sue ultime ore ha saputo regalare, come sempre, trattative estenuanti e colpi di scena degni della sceneggiatura di un gran film thriller. Giocatori ad un passo dalla firma che saltano per un cavillo e nomi che non ti aspetti che cambiano casacca sul suono del gong.

Il grande merito dell’Aquila è stato quello di sapersi muovere con i tempi giusti, anticipando trattative e piazzando colpi quando la campagna trasferimenti non era ancora entrata praticamente nel vivo. Con più di un occhio al bilancio. Strategia azzeccatissima se hai necessità di sopperire ad alcune carenze che si erano chiaramente evidenziate nella prima parte di stagione senza doverti però svenare. Ed infatti già a fine dicembre i primi volti nuovi. Virdis, Carini e Gotti erano tre acquisti da fare quasi a tutti i costi. Un attaccante capace di sapersi muovere su tutto il fronte offensivo e che vede la porta come pochi nella categoria, un centrale difensivo giovane ed elegante che sa anche impostare il gioco ed un esterno mancino di fascia che tanto era mancato durante il girone di andata. I botti di Natale li avevamo chiamati.

Chiusa questa prima fase, Di Nicola è stato abile a concentrarsi su un’altra importante problematica della squadra: la struttura fisica. In troppe gare i rossoblù avevano sofferto, da centrocampo in su, la stazza e i centimetri di alcune avversarie. E in Lega Pro queste caratteristiche sono fondamentali. Perciò dentro Djuric, centrocampista di scuola Cesena che unisce qualità e quantità, e Pozzebon, punta di peso proveniente dall’Avellino in grado di fare a sportellate li davanti e che nella passata stagione a Olbia, in serie D, ha dimostrato di saper spaccare la porta con i suoi 22 gol.

L’ultimo tassello a cui arrivare per avere una rosa ancora più competitiva, formata da due “titolari” per ruolo, è un esterno d’attacco tecnico e rapido. Uno di quelli che salta l’uomo in velocità ed entra in area per buttarla dentro. La dirigenza rossoblù lavora su più fronti. Si tenta di riportare a casa De Sousa, ma il Como fa le barricate. Sottotraccia si seguono Poletti del San Marino, Carrozza del Lecce e Maiorino della Torres. Nelle ultime ore si arriva ad un soffio da Citro del Trapani, ma i siciliani non riescono a liberarlo. Ed allora spazio a Vella. L’esterno mancino classe 91′ della Juve Stabia, seguito già in estate, dice subito si. Contratto depositato a pochi istanti dalla deadline delle 23:00 e l’ultimo colpo è servito.

In uscita, forse, si poteva fare qualcosina in più. Ceduti solo Mancini, destinazione Messina, Zappacosta, accasatosi al Catanzaro, e Bernasconi, andato al Monza. C’è da dire che Di Nicola ha provato in tutti i modi a piazzare Perna e Triarico. L’attaccante napoletano non ha ceduto alle lusinghe, ed ai tanti soldi, del Lumezzane, preferendo rimanere a fare la panchina nel capoluogo abruzzese. Così come il buon Triarico, che rifiuta offerte su offerte da svariate campagne trasferimenti.

Un’ultimissima considerazione. La forza dell’Aquila, a nostro avviso, non è stata la capacità di riuscire a mettere a segno importanti colpi in entrata, ma è stata quella di saper resistere agli assalti di tanti club ai propri gioielli. Maccarrone, Corapi, Del Pinto, Sandomenico e Pacilli facevano gola a molti. Ma Di Nicola, un direttore a cui piace sempre stare ai vertici della classifica, ha chiuso la porta in faccia a tutti. Non era davvero semplice. Chapeau.