Si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Teramo la prima udienza del processo ad Ercole Di Nicola per il caso del giovane albanese Zenuni. Libera D’Amelio, legale dell’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila, aveva richiesto il legittimo impedimento per il suo assistito, che è stato accettato dal giudice, visto che il Di Nicola si trova attualmente agli arresti domiciliari a seguito dell’inchiesta sul calcioscommesse “Dirty Soccer”. Tutto è stato dunque rinviato a settembre.
Il capo d’imputazione per Di Nicola è la truffa. Secondo la tesi dell’accusa, infatti, l’ex dirigente rossoblu, avrebbe chiesto, ed ottenuto, somme di denaro ai genitori di Zenuni per vitto, alloggi e trasferte, senza poi in realtà essere mai stato tesserato dal club del capoluogo abruzzese.
Per i fatti contestati sono scattati anche i deferimenti da parte della Federazione sia per lo stesso Di Nicola, che per la società e per l’allora amministratore unico Elio Gizzi.
