Non può più essere considerata una sorpresa, il Barrea di mister D’Amico si candita fortemente ad essere l’antagonista di Bugnara e Pescina per il titolo.
Seconda in classifica la truppa barreana vanta il miglior attacco e la seconda miglior difesa insieme proprio al Pescina, al momento unica squadra ad aver sconfitto proprio Bugnara e Barrea.
La sesta vittoria in campionato, la quarta consecutiva ha acceso la chiara intenzione di voler contendere il titolo alle corazzate del girone che in estate hanno comunque mostrato l’intenzione di giocarsi la promozione.
raccogliamo perciò la dichiarazione che ci giunge dall’ufficio stampa del Barrea nel post gara di domenica contro l’Ortigia, eccone il testo completo:
“Pole position? Barrea ci prova anche questa volta e rinnova il contratto con la vittoria. Ormai punta alla presidenza della classifica. Semplicemente passione, semplicemente gruppo, non ci sono tarocchi né giochi di prestigio. Non serve nemmeno la matematica della formazione, Barrea mostra personalità e convizione.
Non ci sono rintocchi di campane e articoli di giornali a prodigare la piccola squadra dell’Alto Sangro che si fa bella solo dei suoi risultati. Alza il battito fin dall’inizio, in corso ai primi minuti funziona la tecnologia del goal con rete di Pandolfi e il rigore di Di Padova .
Mette a dieta l’avversario alla fine abbattuto da un ko muscolare. L’azione è controllata, la schiera si slaccia e prende la marcatura a uomo. Ortigia è subito sottoposta al pressing alto dei padroni di casa, con in capo Antonio Di Loreto e Antonio Pandolfi che provano a imbastire goal ma i tiri terminano male . Gli ospiti non ce la fanno a recuperare neppure in contropiede, le loro palle finiscono out. Il centro tecnico resta equilibrato, senza sfumare i passaggi, funzionale al raccordo tra i settori. Al ritorno dagli spogliatoi gli avversari hanno ragione dell’unica palla goal offerta da una defaiance della difesa, per il resto non pungono più di tanto la retroguardia. La compagine barreana si dimostra subito reattiva e mette di nuovo in crisi di gioco l’Ortigia che arranca e subisce. Solo gli scongiuri della sorte le impediscono di rompere la sequenza delle reti bianche. Barrea adesso ha l’entusiasmo da prima della classe, ma conserva l’umiltà di chi è abituato a guardare solo l’orizzonte”.