Un errore del giovane arbitro Ursini di Pescara, al 35′ del primo tempo, ha determinato l’esito della finale play off regionale di Eccellenza tra Paterno e Pineto disputatasi al “Petruzzi” di Città Sant’Angelo. I complimenti alla squadra di Ammazzalorso sono d’obbligo, visto che Stacchiotti e compagni hanno giocato la loro buona partita, ma il rammarico dei nerazzurri del presidente Di Gregorio è doppio, per la sconfitta e la beffa (l’ennesima) subita.
Alla fine, pubblico e dirigenza paternesi erano comprensibilmente imbufaliti e sono volate parole grosse, oltreché interpretazioni le più disparate sull’accaduto, contro le istituzioni calcistiche regionali e segnatamente contro la classe arbitrale. Tuttavia, la verità ci sembra di poterla ravvisare, come si diceva in apertura, nel semplice errore (e nella sfortuna, ahilui) di un ragazzo che ha preteso troppo da se stesso.
Ed ecco il fatto: al minuto 35, su un cross proveniente da destra, il centravanti adriatico Antenucci è in palese posizione di fuorigioco e il guardalinee lo segnala tenendo alzata la bandierina con estrema decisione; il giovane arbitro Ursini alza il braccio e porta il fischietto in bocca, ma poi vede il difensore centrale Gabrieli intervenire in anticipo su Antenucci e decide di fare il fenomeno, pensando di concedere un assurdo vantaggio in ottemperanza all’altrettanto assurda ultima regoletta sul fuorigioco che permette di non fischiare se la palla non raggiunge il possibile beneficiario; sta di fatto, però, che sulla respinta di Gabrieli il pallone finisce sui piedi di Cacciatore che infila con un diagonale Di Girolamo, con Antenucci vicino alla traiettoria! Ursini ignora il suo collaboratore e convalida, commettendo un grave errore di valutazione con molta presunzione.
Insomma, mettiamola così: l’intenzione dell’arbitro era buona e, se Cacciatore non avesse segnato, saremmo probabilmente qui a parlare di finezza tecnica; ma, purtroppo per lui, Ursini ha fatto come un giocatore di Eccellenza che vuole imitare Messi con una spettacolare rovesciata e finisce per lisciare goffamente il pallone. Il problema è che una metà del pubblico non ha potuto ridere perché è stata indotta a piangere.
Per il resto, il Pineto ha fatto quello che doveva fare e non ha rubato nulla; il Paterno, che aveva chiuso il campionato con ben 9 punti in più degli avversari, non ha saputo rimediare alla situazione con un’ora a disposizione per farlo, parzialmente giustificato dal fatto che era oggettivamente difficile restare in partita a livello nervoso dopo il patatrak dell’arbitro ragazzino. E dopo essere rimasto in otto per le espulsioni di Gabrieli, Amore e Albertazzi, oltre a quella del ds Di Cicco dalla panchina.
IL TABELLINO:
PATERNO-PINETO 0-1 (0-1)
PATERNO: Di Girolamo, Iaboni, Amore, Ciurlia (51′ Santucci), Gabrieli, D’Amico (80′ Stornelli), Cordischi, (51′ Miccichè), Albertazzi, Carosone, Catalli, Paris. A disposizione: Ottaviani, Di Stefano, Kras, Fabriani. Allenatore: Iodice
PINETO: Cattenari, Maloku, Assogna, Scartozzi, Stacchiotti, Fruci, Colleluori, Francia, Antenucci (68′ Ndiaye), Cacciatore, Ferretti (87′ Antonini). A disposizione: Mariani, Di Donato, Vespa, Orta, Lamsi. Allenatore: Ammazzalorso
Arbitro: Ursini di Pescara
Reti: 35’pt Cacciatore (P)
Addetto Stampa ASD Paterno
Massimiliano Capodacqua





