Nel Girone A di Promozione, i recuperi di ieri hanno confermato la complicatissima situazione del fanalino di coda Balsorano, staccato in coda alla classifica con un solo punto in 11 partite. Numeri pesanti, con appena 4 gol fatti e già 41 subiti, che da soli però non bastano a spiegare tutto. Il contesto attuale è determinato infatti da fattori diversi, tra cui senza dubbio la non facile situazione societaria che già in estate aveva messo a rischio l’iscrizione della squadra.
Abbiamo raggiunto il mister Cesidio Retico per fare il punto della situazione rispetto al lavoro svolto da quando, all’inizio di ottobre, è subentrato sulla panchina rovetana.
Cinquantatre anni da compiere, ex attaccante di buon livello, Retico è stato scelto proprio per la sua esperienza, che lo ha portato ad allenare diverse squadre marsicane, fino alla collaborazione con il Sulmona Calcio nella scorsa stagione, quale vice di Roberto Cau.
Partiamo dal recupero di ieri, con la sconfitta interna per 0-1 contro la Nuova Santegidiese. “Una gara sfortunata, condizionata anche dall’arbitraggio, che si è rilevato troppo severo in una partita correttissima. Siamo stati penalizzati da alcune decisioni abbastanza discutibili”.
Come si lavora in una situazione così delicata? Quali sono gli strumenti che si adottano in settimana per provare ad uscirne?
“I mezzi da utilizzare sono soprattutto psicologici. E’ chiaro che bisogna lavorare sulla testa dei giocatori, l’aspetto fisico e quello tattico sono altrettanto importanti ma in momenti come questi devono essere supportati da un continuo lavoro di natura mentale”.
A livello tattico si può cambiare qualcosa oppure si continuano a seguire le proprie idee?
“Continuiamo ad alternare il 4-4-2 e il 4-3-3, che sono sempre stati i moduli con i quali ho lavorato e sui quali mi sembra giusto insistere”.
Come si può uscire da una condizione di risultati e di classifica così complicata?
“Avendo fiducia nei giovani e nel lavoro che stiamo facendo. Anche se siamo ancora fermi a un solo punto, arrivato nella mia prima partita dopo il cambio tecnico, c’è ancora tempo per cambiare le cose”.

