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Rieti, analizziamo le 21 giornate di Campolo

Foto Rieti Life, di Gianluca Vannicelli

Dopo 21 giornate l’avventura di Stefano Campolo è giunta al capolinea. Il tecnico ciociaro dopo la sconfitta contro il Montegiorgio per 2-4 è stato sollevato dall’incarico. Contro la squadra di Mengo si è registrata la quarta sconfitta consecutiva, ma per la decisione presa dal club non è scontato che possa aver influito anche il post gara, dove lo stesso Campolo aveva sottolineato la mancata presa di posizione del club sugli obiettivi stagionali. Ciò non è dato saperlo, ma esaminiamo da vicino il percorso svolto dall’allenatore.

Prima fase, dal pareggio contro la Vastese fino alla sconfitta contro la Recanatese.

Il Rieti era l’unica squadra del Girone F a provenire dalla Serie C e rispetto a gran parte delle altre compagini, aveva iniziato tardivamente sia la programmazione della stagione di conseguenza, anche la preparazione atletica. Eppure, l’effetto Campolo già si era intravisto con la squadra che ottenne due pareggi contro la Vastese e (soprattutto) contro il Notaresco, attuale vicecapolista del torneo che era reduce dall’entusiasmante cavalcata in Tim Cup avendo vinto a Catania e sfiorato l’impresa all’Adriatico contro il Pescara. Campolo ha fin da subito capito che bisognava lavorare sul piano mentale più che sul piano tattico: costruire un gruppo affiatato capace di superare ogni avversità. Poi le sconfitte contro il Tolentino, il Vastogirardi e la Recanatese, in un momento in cui la squadra non era nella condizione fisica giusta e aveva riscontrato casi di positività al Covid.

Le 7 vittorie consecutive: una squadra di uomini, uomini, uomini…

La svolta avvenne il 16 dicembre del 2020. Al Gudini infatti gli amarantocelesti vinsero per 3-2 contro la CynthiAlbalonga, considerata alla vigilia la compagine laziale maggiormente attrezzata per dare filo da torcere a Campobasso, abruzzesi (Notaresco e Pineto) e Recanatese. Uomo copertina Giordano Fioretti che in quella gara aveva dimostrato di essere tornato in una forma fisica smagliante segnando una tripletta. Da lì iniziò un momento magico, con il Rieti che entrò nella storia vincendo 7 gare consecutive battendo la (già citata) CynthiAlbalonga, il Real Giulianova, il Fiuggi, il Pineto, l’Aprilia, l’Agnonese e il Porto Sant’Elpidio. Emblematiche le dichiarazioni del tecnico ciociaro dopo la vittoria del Fadini contro il Giulianova: “Un grande plauso ai ragazzi, pensate che siamo senza preparatore atletico e questo dimostra il lavoro che facciamo nel quotidiano. Come dico da tanto tempo, siamo un gruppo di uomini, uomini, uomini.” Prima di questa striscia consecutiva il Rieti faceva fatica a segnare, poi iniziò a graffiare il giusto e a subire pochissimo: in 7 vittorie soltanto 3 gol subiti. La striscia di risultati utili consecutivi aumentò con il pareggio per 1-1 al Mancini contro il Castelfidardo.

 

La ricaduta, il (no) closing che salta e l’addio di Fioretti.

Rieti che, seppur avendo diverse giornate giocate in più rispetto agli avversari, era in piena zona play off, anzi, dopo la vittoria ai danni del Porto Sant’Elpidio era in testa alla classifica. Ma l’entusiasmo è destinato a durare poco. Come è noto, durante tutto il campionato, il club amarantoceleste è stato fortemente condizionato dalle querelle societarie: il famigerato Closing. Protagonisti Riccardo Curci e Benedetto Mancini. Una vera e propria telenovela con il passaggio di consegne saltato una miriade di volte. Alla fine, la definitiva fumata nera avvenne il 29 gennaio del 2021.

Una squadra che si trovava in piena zona play off, magari rinforzandosi avrebbe potuto giocarsela per i primi posti e invece il 5 febbraio Giordano Fioretti, il giocatore che più di tutti aveva lasciato il segno nel momento più magico dei laziali, passa a Pineto. L’ultimo del gol del bomber romano risale al 3 febbraio al Romagnoli nella sconfitta per 1-4 contro la capolista Campobasso. Tuttavia, c’è da considerare come lo stesso Fioretti abbia disputato una parte di stagione migliore rispetto a quella dello scorso anno in un arco di tempo maggiormente ristretto: nella stagione 19/20 tra Giulianova e Matelica segnò 5 gol. Quindi ciò suppone che Campolo abbia ben lavorato con il giocatore che sembrava tornato essere il cecchino di un tempo. Fioretti che è stato poi sostituito con Prandelli che veniva da un lungo periodo di inattività. In totale nove le gare consecutive senza vittorie con la zona play off che si è allontanata concretamente e quella play out avvicinatasi con le sconfitte contro Notaresco, Tolentino, Vastogirardi e Montegiorgio.

In conclusione.

 Un campionato abbastanza altalenante in cui i periodi di maggiore crisi si intravedono all’inizio della stagione durante la fase di programmazione e dopo la fumata nera del (no) closing. Il gruppo che però nonostante tutte le difficoltà del caso e risultati a parte, è apparso sempre vivo e vicino al suo tecnico come dimostra l’abbraccio di Tirelli dopo il momentaneo vantaggio nel recupero di ieri. Quando un allenatore viene esonerato bisogna sempre domandarsi se un altro tecnico al suo posto con la stessa identica situazione avrebbe fatto meglio. Ora al sostituto l’arduo compito di allontanare la squadra da acque avverse e di ottenere l’obiettivo che la società ha dichiarato-se non apertamente-allo stesso Campolo: salvarsi.

Pierluigi Trombetta