Sicuramente tra i colpi che hanno caratterizzato questo infinito mercato. L’arrivo di Stefano D’Agostino alla CynthiAlbalonga ha positivamente spiazzato tutti gli appassionati di Serie D. Tornato nel Girone F precisamente il 20 febbraio scorso, per il fantasista ligure è giunto il momento di sfidare il suo passato. L’ultima volta che D’Agostino militò in tale raggruppamento fu con il Campobasso nella stagione 17/18 e domenica il club dei castelli affronterà al Nuovo Romagnoli proprio i molisani. Per quanto fu una breve parentesi, D’Agostino fu l’uomo più incisivo di quel Campobasso segnando 10 reti in 15 presenze, portando i lupi nelle zone calde della classifica. Esperienza durata pochi mesi, poiché il genovese si trasferì a Taranto dove rimase per tre stagioni consecutive, facendo ampiamente la differenza. Per un periodo nel club ionico ci fu anche Vittorio Esposito che arrivò dal Cerignola nel dicembre del 2018 e che ora D’Agostino troverà da avversario.
 Stefano allora, sei tornato nel Lazio dopo un paio di anni, come ti trovi nella CynthiAlbalonga?
Si sono tornato nel Lazio dopo averci giĂ giocato sia in Lega Pro che in Serie D con l’Unicusano Fondi.
Come mai hai accettato questo nuovo progetto?
Purtroppo visto il momento che stiamo attraversando da oramai un anno, la vita di tutti è cambiata e per motivi famigliari dopo aver concluso l’anno scorso vincendo la Premier League maltese con qualificazione in Champions League, quest’anno per motivi famigliari legati a questo maledetto Covid non ho potuto muovermi da casa mia (ovvero Genova), mettendo in secondo piano l’aspetto calcistico e professionale. Non ti nego che ciò è stato molto difficioltoso, perchĂ© tra agosto e dicembre ho davvero ricevuto moltissime chiamate da squadre top di categoria che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente, ma non mi era possibile accettare. Per fortuna tutto si è risolto verso febbraio dove finalmente, mi sono potuto spostare per questo finale di stagione. Ho accettato il progetto della CynthiAlbalonga perchè in questo momento storico piĂą che mai la serietĂ , l’ambizione e la soliditĂ in una societĂ sono molto rare e il presidente Camerini ha veramente grossa ambizione per il presente e il prossimo futuro.
Siete reduci dal pareggio di Giulianova, hai giocato dal primo minuto, che gara è stata?
Si dopo tanti mesi dove mi sono allenato, finalmente ho ricominciato a giocare la domenica, l’unica situazione in cui prendi il ritmo gara e la brillantezza che ti fanno arrivare al 100 %. Ogni partita che giocherò mi permetterĂ di arrivare al massimo della forma. Col Giulianova è stata una partita dove siamo andati sotto con un tiro da lontano ma nonostante vari errori arbitrali grossolani a nostro sfavore dove ci sono stati negati 3 rigori (2 su di me) e nonostante le tante occasione mancate da parte nostra, la squadra ha avuto la forza di pareggiare unapartita che era nata veramente storta. Ci dĂ comunque continuitĂ visto che sono 7 risultati utili consecutivi.
Domenica sfiderete il Campobasso, sarai l’ex di turno, che sensazione sarà tornare nel Nuovo Romagnoli? Sicuramente sarà una sensazione bellissima ho grandi ricordi in quello stadio.
Una parentesi breve, ma intensa visto che in pochi mesi avevi lasciato il segno portando i molisani nei piani alti della classifica, come mai la tua avventura a Campobasso è durata poco?
Eravamo partiti con una societĂ nuova e tanto entusiasmo. Fino a fine ottobre eravamo in testa al campionato, poi purtroppo la societĂ si defilò e subentrarono persone dall’esterno e non fu piĂą possibile continuare! Fu davvero un peccato perchĂ© personalmente feci 10 gol in 15 partite e la squadra girava alla grande con pochi ritocchi invernali e una continuitĂ societaria ce la saremmo giocati sicuramente. Io e la mia famiglia ci trovammo molto bene e la gente, anche se in poco tempo, si era attaccata a quel gruppo. Io fui costretto ad andarmene visto che da lì a poco ci furono grandissimi problemi societari. Sicuramente con l’attuale proprietĂ la cittĂ e la gente di Campobasso hanno ciò che meritano e gli auguro il meglio.
 Domenica riaffronterai un tuo ex compagno di squadra come Vittorio Esposito ai tempi del Taranto, come ti sei trovato con lui?
Di Vittorio ho solo bellissimi ricordi sia a livello di campo (e non devo spiegare perché), ma soprattutto a livello umano: un ragazzo che vorrei sempre con me!  In campo ci siamo divertiti molto, da avversari sarà divertente e strano affrontarsi. Vinca il migliore.
PiĂą in generale che gara ti aspetti a Campobasso?
Loro in casa non hanno mai perso e hanno pareggiato una sola volta. So cosa significa giocare in certe piazze e giocare ogni domenica con un solo risultato, noi dovremmo essere bravi a farci trovare pronti nei loro momenti di difficoltà e sfruttarli perché anche noi abbiamo le nostre carte e vogliamo giocarcele.
La CynthiAlbalonga dove può arrivare secondo te, zona play off?
Io posso parlare da quanto sono arrivato, per quello che si vuole fare sia quest’anno e anche l’anno prossimo bisogna avere solo una mentalitĂ : quella di ambire sempre al nostro massimo, mai accontentarsi e poi vedere dove ci troveremo a giugno.
Negli ultimi anni sei arrivato in doppia cifra, mancano ancora tante partite, ci puoi riuscire anche quest’anno?
Si, in Serie D nei 3 anni interi che ho giocato ho concluso rispettivamente a 26, 24 e 21 reti con la finale play off. Quest’anno sono arrivato per questo tour de force finale e spero solo di aiutare il più possibile la squadra sia in campo che fuori, perché sono ragazzi veramente stupendi e insieme a loro spero di raggiungere grandi traguardi.
Pierluigi Trombetta
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