Avezzano – Chieti, altro bivio di questa Eccellenza a sette. Vincere per dare un senso al futuro è l’imperativo dei biancoverdi (LEGGI QUI le parole del presidente Paris), vincere per alimentare la rincorsa alla D quello dei neroverdi.
Sarà anche il derby di Alessandro Lucarelli, tecnico marsicano che sei anni fa condusse proprio l’Avezzano in serie D, vincendo il campionato di Eccellenza nella stagione 2014/2015.
“E’ la prima volta che affronto l’Avezzano da avversario – commenta Lucarelli – Inutile perciò negare che sarà una partita particolare. Di Avezzano ho solo buoni ricordi. Presi la squadra in piena crisi ad ottobre e vincemmo l’Eccellenza. Poi in D facemmo un bel campionato, confermando quasi tutta la rosa, valorizzando tanti giocatori e facendo del Dei Marsi il nostro fortino casalingo.
Proprio per questo so cosa significa giocare al Dei Marsi – continua Lucarelli sulla sfida di domani – Mi aspetto una partita di grande intensità e ritmi alti. Dovremo essere bravi a mantenere alta la concentrazione”.
Per i biancoverdi sarà una partita da dentro fuori. Forse la pressione sarà soprattutto sui biancoverdi.
“Io posso parlare della mia di pressione e posso dire che è tanta – scherza Lucarelli – Ma a me piace così. Noi dobbiamo vincere per proseguire il nostro percorso, dopo il turno di riposo dobbiamo riprendere subito col ritmo giusto e dare continuità. Quindi non avere pressione significherebbe aver fallito. Ma, ripeto, a me piace averla. Così come mi piace stare primo piuttosto che inseguire, come dicono tanti altri. Ad ogni modo sarà una partita piena di insidie. Anche perché hanno un giocatore fortissimo che a me piace tanto, che è Spinola.
E poi, se mi consente – continua Lucarelli – c’è un tecnico in panchina che per noi giovani allenatori in Marsica qualche anno fa era un autentico punto di riferimento. Approfitto di Atuttocalcio per salutare con tanta stima Tonino Torti”.
Quanto alle scelte di campo, Lucarelli recupererà Verna e Forti e, molto probabilmente, opterà per la conferma dell’ormai rodato 3-5-2. “Tatticamente ho fatto questa scelta ad inizio ripresa. E’ un modulo più semplice da insegnare e i giocatori lo accettano più volentieri perché si sentono più protetti. Ma rimane pur sempre un modulo molto propositivo come interpretazione.
Anche perché – conclude il tecnico neroverde – domani il Chieti andrà ad Avezzano per vincere”. (a.f.)