A 48 ore dal successo sul Delfino Flacco, il Chieti targato Lucarelli prepara la sfida del Gran Sasso contro L’Aquila. Il match di sabato, pur giocato senza Corticchia, Verna, Galli e Filosa (con gli ultimi due verso il recupero per la gara contro i rossoblù), ha messo in mostra la forza dei neroverdi. Buona la prova di Lucarino al posto di Filosa, idem per Consorte, fuoriquota all’anagrafe, ma temperamento da veterano. In mediana Donatangelo e Farindolini non hanno fatto rimpiangere gli assenti. Pietrantonio? Oramai non fa più notizia: aldilà della rete (fortuita?) l’esterno ex Teramo è stato, come in altre occasioni, un pericolo costante per la terza linea avversaria, al pari del collega di reparto Siragusa. Davanti, detto dell’assenza di Galli, una citazione particolare la merita Spadafora, giunto alla quarta marcatura stagionale. L’ex Nerostellati (6 gol in 7 gare giocate in Valle Peligna) ha dimostrato di essere molto più di un’alternativa. Con queste credenziali il Chieti può guardare con fiducia alla sfida che vale una stagione? Infine, ma non importanza, da rimarcare la coesione tra staff tecnico e dirigenza, all’interno della quale trova spazio Tonino Paciarella. Uno che, sia da allenatore che da dirigente, sà come si vincono i campionati.

