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Scontri post-partita L’Aquila – Samb, scattano le denunce anche per i tifosi della Samb

Indagini in corso dopo gli incidenti del 26 gennaio. Quattro ultrà identificati, in arrivo nuovi Daspo

A quasi tre mesi dagli scontri avvenuti dopo il match tra L’Aquila e Sambenedettese del 26 gennaio, arrivano le prime denunce anche per i tifosi ospiti. Quattro supporter della Sambenedettese – tra cui due considerati capi ultrà – sono stati identificati dalla Digos dell’Aquila e denunciati per rissa e invasione di campo. I reati contestati fanno riferimento al caos scoppiato al termine della gara allo stadio Gran Sasso, durante il deflusso dei circa 400 tifosi ospiti verso la curva sud, momento in cui si è verificato un contatto violento con la tifoseria locale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra le accuse più gravi figurano anche l’esplosione di bombe carta, che avrebbero potuto mettere seriamente a rischio l’incolumità dei presenti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ugo Timpano, si sono concentrate sull’analisi dei video di sorveglianza: oltre 100 telecamere e circa 30 gigabyte di materiale da esaminare, un lavoro certosino che continuerà nei prossimi giorni per individuare altri responsabili.

I quattro tifosi denunciati, di età compresa tra i 29 e i 32 anni, sono tutti residenti a San Benedetto del Tronto. Come già avvenuto per alcuni supporter dell’Aquila, anche per loro il questore Fabrizio Mancini è pronto a firmare i Daspo, che comportano il divieto di accedere a eventi sportivi per un periodo prolungato.

Lo scorso mese si era già chiusa la posizione giudiziaria di tre tifosi aquilani: uno condannato a otto mesi (pena sospesa), gli altri due ammessi a misure alternative con lavori socialmente utili. Un bilancio ancora provvisorio, mentre la vigilia del derby tra L’Aquila 1927 e Chieti si carica di tensione anche fuori dal campo.

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