Notizie dal Pigliacelli di Montorio. L’Amiternina di Scoppito alza al cielo la Coppa Abruzzo di Prima Categoria: i giallorossi, dopo la roulette dei calci di rigore, superano 4-2 il Nereto e colorano di giallorosso la serata in Val Vomano. Ma andiamo con ordine.
Scarsella opta per una sorta di 442 mascherato, con Kalil che in fase di possesso si allinea agli attaccanti. Esperienza nel cuore della difesa, con il duo David Lenart-Di Francia (tanta D ed anche C nel curriculum). I geometri Gallo e Maurizi disegnano la diga a protezione della terza linea, con il socio Stoppaccioli. Cavallari e Galeota riferimenti offensivi. In casa Nereto, De Amicis vara il collaudato 433. Voce grossa in attacco con Antonacci e Di Blasio pronti a scortare Petrarulo, a centrocampo Fini responsabile dell’ufficio qualità, con Tomassini e Antonini addetti amministrativi. Stefano Fiscaletti e Di Leonardo asse centrale difensivo. Fischietto in bocca per Di Pietro di Avezzano, coadiuvato da Monaco di Chieti e Candeloro di Pescara.
La prima notifica del match, al minuto 13, è del Nereto: Antonacci nel traffico, fuori. Brivido giallorosso. L’Amiternina scollina un minuto più tardi e rischia di andare a bersaglio: Kalil sgomma a destra, poi si accentra, sinistro! Sfera che fischia vicino al palo. 28°, siamo dall’ altra parte: Antonacci va, c’è la convinzione, manca la precisione. Minuto 39 ancora vibratiani: download dalla destra, Angelone, elegante come la prima alla scala, è provvidenziale su Di Blasio.
Ad inizio ripresa è doppio cambio nel Nereto, con Di Francesco che rileva Fini, poco dopo, invece, è Barakaj a subentrare a Cimiconi, senza però mutare l’assetto tattico. Nell’Amiternina Carducci subentra a Gallo. Emozioni col contagocce, tant’è che per il primo sussulto bisogna attendere il 34°, ancora di stampo vibratiano. Arcobaleno dalla sinistra, Antonacci entra senza bussare, stoccata, Cacciatore è come la noce moscata per combattere l’ansia. Rammendo e porta salvata. 40°, si alzano i livelli di contesa. L’Amiternina viene giù, Maurizi apre il fuoco, Camaioni c’è. A Montorio c’è voglia di Coppa e il match si accende: minuto 41, Barakaj ruota la caviglia, Cacciatore attento. È questa l’ultima emozione dei tempi regolamentari. Il match prosegue ai supplementari.
Nel primo tempo, al 6°, il Nereto ad un passo dalla gloria: visione verticale per Di Blasio, che ci mette la testa, Cacciatore non perfetto, ma è fuori, brivido lungo la schiena per i tifosi scoppitani presenti sugli spalti. Il secondo tempo supplementare inizia come il primo, il Nereto batte un colpo, tiro-cross Bontà, Cacciatore si arrangia. De Amicis strilla dalla panchina, i suoi lo assecondano: 9° Petrarulo col destro, Cacciatore di baker. 15′, Bontà è come Jack sul Titanic, ultimo ad arrendersici, Cacciatore come il muro di Montparnasse salva tutto. 0-0 si va ai calci di rigore.
Per l’Amiternina sbaglia Angelone, come Tomassini e Petrarulo per il Nereto. L’ultimo a presentarsi sul dischetto è Kalil, calma da yoga e Coppa Abruzzo che prende la direzione di Scoppito. Primo trofeo della gestione Sebastiani e gioia dei tanti under giallorossi. Onore e merito al Nereto, che ha dimostrato di essere una grande squadra, col dna da Promozione.