Ieri si è giocata l’ultima giornata del campionato di Promozione girone A, tra i vari verdetti emessi ci sono stati quelli dei playoff, che vedranno quattro contendenti a sfidarsi per ottenere l’agognata promozione nel campionato di Eccellenza. Ha fatto rumore quanto accaduto all’Angizia Luco, infatti la squadra allenata da Donato Ronci non ha giocato l’ultima giornata di campionato, in quanto il Real Guardiavomano ha deciso di non presentarsi in terra marsicana a giocarsi la partita.
Una rinuncia dettata dal fatto che il club vomanese è abbandonato al proprio destino, con una dirigenza che di fatto non esiste più, e con dei giocatori che esasperati e giustamente frustrati, hanno deciso di non recarsi in terra di Marsica per sobbarcarsi una trasferta che avrebbe pesato su chissà quali tasche.
La società angiziana ha fatto di tutto per convincere la squadra avversaria, pranzo prepartita offerto, un contributo per poter ripartire dopo il match, ma non c’è stato nulla da fare i giocatori non se la sono sentiti e hanno deciso di rimanere a casa. Il club biancazzurro ha cercato in tutti i modi di venire incontro alle necessità dei loro avversari, ma a quanto pare ogni tentativo è stato vano.
Terzo posto garantito per i biancazzurri, complice anche il pareggio del San Gregorio a Casoli di Atri, e la sconfitta del Villa Mattoni nel derby contro la Santegidiese, ma a qualcuno questo non è andato giù, e si è parlato di corsa playoff falsata proprio per questa rinuncia della squadra teramana che consente a Ettorre e company di giocare la semifinale con due risultati su tre.
Vogliamo essere onesti ?!?! Noi crediamo che l’Angizia avrebbe vinto ugualmente vista la situazione in cui versava il Real Guardiavomano, i teramani ormai andavano avanti per forza d’inerzia, a causa di una situazione diventata insostenibile dove è mancato tutto, anche le cose più elementari. Una brutta fine per una realtà che questa estate diceva di voler essere tra le pretendenti alla vittoria finale, e che invece corre il serio rischio di sparire. All’orizzonte non si vedono soluzioni fattive e la cosa più triste è che nessuno si sia preso delle responsabilità in merito, un atteggiamento veramente incomprensibile e che lascia tanti punti interrogativi.