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Il Capistrello di mister Luigi D'Alessandro arrivò alla pausa natalizia con una posizione più che positiva in graduatoria. L'esperto allenatore marsicano conquistò 26 punti in 19 partite con la squadra piazzata in una zona di classifica più che tranquilla. Ma D'Alessandro nonostante il conforto dei risultati non è stato mai troppo amato dai tifosi e a un certo punto del campionato fu vittima anche di minacce telefoniche che ben poco velatamente lo invitavano a lasciare la panchina granata. E così accadde, con la Società che commise il grave errore di non tutelare il suo allenatore accettando le dimissioni per affidare la guida tecnica a Salvatore Rivo. Mai scelta si rivelò più sbagliata perchè Rivo ha incamerato soltanto 6 punti in 8 partite frutto di una vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte, due delle quali devastanti sia per le dimensioni (cinque gol incassati dal Francavilla, sei dal Sulmona) ma soprattutto per il morale. Oltre che i pochissimi punti conquistati, in quelle otto gare sono stati incassati ben venti gol, una media di 2,5 a partita, insomma una difesa colabrodo. Ed ecco Michele Scatena, già sulla panchina granata in coppia con Paolo Giordani due anni fa, quando ottenne la storica promozione in Eccellenza. Sono trascorse tre partite da quando il tecnico capistrellano doc ha assunto la guida tecnica della squadra, nelle quali ha incassato soltanto due punti. Ma gli va riconosciuto il merito di aver quantomeno aggiustato la difesa o la fase difensiva che dir si voglia perché in questi tre incontri ha subito soltanto due gol. In questa fase della stagione questo però non basta. Mancano quattro gare alla fine del campionato e ora servono i tre punti. Dopo la pausa, il sette aprile, arriva la Torrese. E' inutile dire che il Capistrello ha a disposizione un solo risultato su tre.
