Serie D. Bufera Termoli. Dopo gli scontri nell’anticipo arrivano le dimissioni del presidente Cesare.
Sono bastati appena novanta minuti di calcio gioca per creare trambusto a Termoli. Dopo il pari alla prima di campionato contro la Maceratese sotto gli occhi attenti dell’intera Nazione, grazie alle telecamere di Rai Sport, la società giallorossa ha subito dovuto affrontare la prima grana stagionale. Dopo il triplice fischio finale alcuni sostenitori locali si sono resi protagonisti di una sassaiola contro il l’autobus dei tifosi della Maceratese. Di qui la dura presa di posizione della società molisana: "La società Termoli Calcio - si legge nel comunicato del Termoli Calcio - intende prendere la massima distanza da coloro che si sono resi protagonisti degli incidenti con i tifosi ospiti. Una giornata di sport è stata rovinata dopo tutti gli sforzi organizzativi compiuti dalla società giallorossa per una intera settimana per farsi trovare pronta alla partita di campionato trasmessa dalle telecamere di Rai Sport Sat". Ma c’è di più. “Sono dimissionario. – queste le parole del presidente giallorosso Nicola Cesare, che continua- O i tifosi tornano ad essere civili e si allontanano ed allontanano i delinquenti oppure non sono più disponibile nel rimanere a Termoli. Quello che è accaduto è una follia, i miei sacrifici sono serviti a far assistere ai miei figli a puri atti delinquenziali. Spero che le forze dell’ordine, facciano il proprio dovere fino in fondo e siano durissime nella repressione, invece di assistere all’ennesima penalizzazione per la società che non c’entra nulla. Spero che vengano identificati ed arrestati i trenta delinquenti che disonorano una città intera. Se ciò accadrà resterò presidente, altrimenti, al massimo a fine anno, lascerò il Termoli Calcio”.