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L'Aquila il punto sul bicchiere mezzo pieno. Domani la Torrese

Mezzo pieno o mezzo vuoto? Questo è stato il dilemma. Miscelando una canzone di Max Pezzali al dubbio amletico, è venuto fuori il concetto che è andato per la maggiore in questa settimana nell'ambiente aquilano dopo il pareggio tra i rossoblù e il Giulianova. Il bicchiere è stato mezzo pieno o mezzo vuoto?

Volendo il bicchiere può anche essere visto mezzo pieno. Si, perchè alla fine il controsorpasso giuliese non c'è stato, la vetta è rimasta invariata e stare primi è meglio che rincorrere. Questo perchè è vero che L'Aquila deve evitare di fare passi falsi, ma la stessa cosa vale per il Giulianova e vale anche per l'Angolana, altrimenti non riuscirebbero a superare la formazione del capoluogo.

Ma se vogliamo il problema di questo bicchiere è proprio questo: che è un bicchiere mezzo. Gran parte dei tifosi speravano che il bicchiere fosse pieno interamente. Pur potendo peccare di populismo, è abbastanza scontato che un tifoso che paga il biglietto per vedersi una partita importante come quella contro il Giulianova, sia deluso per le poche emozioni ammirate durante lo stesso incontro. Queste le parole del tecnico rossoblù circa questa riflessione: 

"Io credo che Massimo Epifani sta dando tutto per questa squadra che ha numeri incredibili. Nell'ultimo mese abbiamo realizzato meno, ma abbiamo avuto diverse defezioni. Quelli che vengono a vedersi la partita sono dei super tifosi dell'Aquila e questa deve essere una squadra che deve essere amata. Domenica sembrava che avevamo perso 4-0 dentro allo spogliatoio, questo fa capire l'anima di questa squadra. Io sono contento di domenica perchè quelle partite puoi anche perderle, perchè noi produciamo mentre l'avversario nostro tende a chiudersi. Questa è una squadra che va spinta".

Quanto a domani, L'Aquila andrà a Castelnuovo per sfidare la Torrese. Una squadra, quella di Cristofari che prima dell'inizio del campionato era data tra le principali antagoniste del club del capoluogo anche per via degli arrivi di Shiba e Massetti, tornati in rossoblù.

"Incontriamo sempre una buona squadra", ha commentato Epifani "che nelle ultime gare ha ottenuto risultati altalenanti, ma nel calcio ci sta. Loro restano sempre una squadra forte e faranno una grande gara. Noi faremo la stessa cosa e staremo attenti". 

Uno spunto interessante che può riguardare questo periodo per L'Aquila riguarda la sua identità di gioco. Un'identità che era stata espressa pienamente dalla gara di Montesilvano fino a quella contro il Fossacesia. Il 4-2-3-1 rendeva tutto estremamente chiaro con Diarra e Corticchia in mezzo, Carbonelli trequartista, Sarritzu a destra e Marchionni a sinistra. Con il ritorno di Shiba e in particolare con il ritorno di Massetti c'è stata una sovrabbondanza di soluzioni che ha reso l'identità rossoblù meno chiara. Ora non si sa se L'Aquila giocherà con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3; se Massetti giocherà mezzala oppure esterno; se Carbonelli farà il trequartista oppure se lo farà Alessandro o se lo stesso Alessandro andrà in in ballotaggio con Shiba in attacco. O se andrà in ballottaggio con Santirocco. Ovviamente sono dettagli, perchè stiamo parlando comunque della capolista del torneo. Però questo aspetto è emerso proprio da Nereto al match con il Giulianova, ovvero il periodo post mercato. Queste le parole di Epifani:

"Modulo? Dipende sempre in base agli uomini che abbiamo a disposizione. Domenica abbiamo giocato con il 4-3-3 perchè avevamo bisogno di tre centrocampisti in mezzo al campo per contrastare quelli del Giulianova".

E dunque: proviamo a essere abili profeti per domani: 4-2-3-1. Mantini, Rei e Shiba hanno recuperato, ma non partiranno dal primo minuto. Qualche dubbio in mediana con Massetti, Diarra e Corticchia a lottare per due posti. Carbonelli è tornato in ottima forma e potrebbe tornare sulla trequarti. Marchionni a sinistra, Sarritzu a destra e in avanti confermato Alessandro.