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Eccellenza. Matteo Vullo ex tecnico del Civitella Roveto parla a 360°

"A due settimane dal mio esonero credo sia doveroso da parte mia concedere dei chiarimenti". Da noi avvicinato, queste le prime parole di Matteo Vullo, ex tecnico del Civitella Roveto.

"Ho preferito restare in silenzio per rispetto dei ragazzi che dovevano affrontare 2 partite delicate-continua Vullo-una delle quali scontro diretto per la salvezza. Sono fortemente dispiaciuto per come sono andate le cose. Il presidente Persia, bravissima persona, è solo; si è fidato e continua a fidarsi di gente che nel Civitella Roveto ha altri interessi, certamente non calcistici. Tra novembre e dicembre sono stati mandati via i difensori centrali Ficorilli e De Filippis, seguiti dai centrocampisti Allegritti, Dipoggiovalle, Baldassarre, Mascioli e Campanella. Senza dimenticare Parrella,  centrocampista per noi fondamentale, ceduto in serie D e l'attaccante Maiorano, finito ad Avezzano.  Dopo due settimane dall'inizio del mercato invernale, i calciatori ceduti sono stati rimpiazzati dai soli Lomele e Consolazio. Il presidente, prima di vendere, non ha avuto la pazienza di prendere adeguati sostituti. Tutto ciò è frutto di una cattiva politica societaria. Manca una figura di riferimento come quella di un direttore sportivo. Ai ragazzi ceduti, ho dovuto comunicare io stesso la scelta presa della società.

Stesso copione quando si è trattato del mio esonero. Il presidente Persia mi ha esonerato convinto di prendere un altro allenatore. Al rifiuto di quest'ultimo la squadra si è ritrovata nel caos totale. Fortunatamente il capitano Montanari è stato bravo a ricompattare il gruppo e, in simili condizioni, ottenere due pareggi. Si è voluto imputare al mio operato un gap atletico, specie nella ripresa. A tutto  ciò rispondo dicendo che non è assolutamente vero. Con l'organico al completo abbiamo recuperato delle partite che sembravano perse, giocando, a volte, anche in 10. La squadra, inoltre, ha ricevuto attestati di stima da parte di colleghi e addetti ai lavori.

La sofferenza delle ultime partite era dovuta alla pochezza della rosa; in alcune gare ho dovuto portare in panchina, e talvolta far scendere in campo, ragazzi presi dalla formazione Allievi.

Ho sempre messo la faccia, ho parlato sempre e solo io. Nessuno della società ha mai preso le difese della squadra. Cito ad esempio l'aggressione subìta a Vasto; davanti ai giornalisti sono andato io a difendere i miei ragazzi.

Anche se adesso conta poco, mi resta l'esperienza fantastica con questi ragazzi e le belle parole spese dagli addetti ai lavori. Auguro al Civitella Roveto di poter centrare la salvezza che, ad oggi, avrebbe il sapore di una vera impresa. Però, se l'atteggiamento societario resterà lo stesso mostrato sinora, sarà tutto molto più difficile".

In bocca al lupo mister Vullo.