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"Dopo un consulto con i miei legali, posso dire che l'Assemblea con la quale la famiglia Pincione si è presa il Lanciano è legalmente non valida, poiché convocata da soggetti non presenti nell'organigramma societario. Di conseguenza i documenti inviati dagli stessi Pincione al Tribunale di Lanciano sono difformi alla regolarità richiesta". E' un fiume in piena Cristina Chiaretti-presidentessa dei frentani che, intervenuta ad Atuttocalcio.tv, ha parlato dell'arrivo di Max Pincione al timone dei rossoneri (per il ruolo di presidente è stato scelto il fratello Alessandro). "Per ulteriore riscontro -aggiunge-ho voluto ascoltare anche la FIGC Abruzzo, dalla quale ho avuto conferma che l'organigramma del Lanciano è composto soltanto dalla sottoscritta".
Sul club:"Manca una parte dei rimborsi di aprile, oltre a quelli di maggio e giugno. Potremmo parlare di una situazione non bella, ma non drammatica come la si vuol far passare". Senza scomodare Galileo Galilei, potremmo dire "Eppur (qualcosa) si muove". Tradotto in soldoni, stando alla Chiaretti, c'è una cordata lancianese pronta a rilevare il club:"Confermo l'esistenza di un gruppo di imprenditori pronti a subentrare, anche se c'è stallo sul ruolo di futuro presidente-ammette la Chiaretti. "La mia volontà è quella ci cedere gratis, e prima possibile, la società ad esponenti dell'imprenditoria di questa città".
