Né più né meno di quello che già si sapeva. La partita col Monterosi per L’Aquila non toglie e non aggiunge nulla a ciò che ambiente e addetti ai lavori dicono da tempo. Alla vigilia l’incontro era stato definito poco più di un test. Perciò, al di là del risultato, l’esordio ufficiale dei rossoblù ha confermato limiti e necessità dell’Aquila. Non sarà una squadra ammazza campionato. Prima si capisce, meglio è. Chi si aspettava il contrario riflettesse sul budget allestito dalla società. La coperta, si dice in questi casi, è corta. Perciò, se spendi da una parte, non puoi permettertelo dall’altra. E alla fine con un budget “buono ma non faraonico” (Morgia dixit), devi farci i conti. Si proverà, piuttosto, a vincere. L’intelaiatura è buona e sbaglia chi di queste prime uscite coglie solo i lati negativi. Va detto, però, che la società non deve toppare in queste ultime operazioni di mercato. La scommessa (vuoi per Morgia, vuoi per il budget) la si sta già facendo al centro dell’attacco, dunque lo sforzo deve assolutamente essere quello di sbagliare il meno possibile in difesa e a centrocampo. Servono profili di garanzia, altrimenti ci si potrebbe ritrovare al punto di aver fatto trenta e non trentuno.
Con equilibrio proviamo ad analizzare la squadra reparto per reparto.
Tra i pali dal Verona è arrivato Salvetti e Morgia lo ha testato subito. Sia nell’amichevole col Paterno che ieri qualche incertezza ma anche cose buone. I margini di miglioramento sono tanti e poi c’è Farroni, che viene da un campionato da titolare a Foligno. Scendere subito nella mentalità della serie D aiuterebbe a capire che i giovani (obbligatori) sbagliano. Forse tra i pali diventa più evidente, ma la categoria vede 8 squadre su 10 col fuoriquota in porta. Sono arrivati due giovani con referenze ottime, allarmarsi alla prima incertezza sarebbe controproducente.
In difesa manca il famoso leader. Quello che vogliono Morgia e Battisti. Ieri in campo è scesa una difesa giovane, col solo Pupeschi senior. In campionato il terzetto titolare dovrebbe vedere Pepe a destra, il difensore da acquistare al centro e Gagliardini a sinistra. Pericoloso temporeggiare ulteriormente, soprattutto vista la squalifica di Pepe. Dunque, se superare la concorrenza di altre compagini per i nomi inseguiti significa metter mano al portafoglio, lo si faccia.
Discorso pressoché identico a centrocampo. E’ arrivato La Vista (che ieri ha avuto un ottimo impatto sul match), domani dovrebbe aggregarsi Bartoccini. A cose quasi fatte verrebbe da chiedersi: ma non si poteva andare sul sicuro e prendere un profilo di maggior spessore per affiancare Zane? La risposta, ad intuito, sfocia sempre nel discorso budget. Ad ogni modo i campionati non si vincono solo coi nomi e Bartoccini arriva da Gubbio con buone referenze. Chiedere per credere. Valuterà Morgia.
Sulla destra colpisce il mancato utilizzo nell'ultima amichevole e nella prima di Coppa di Arboleda, che era arrivato dopo un campionato a buoni livelli a Foligno. Forse l'impatto col 3-4-3 del terzino scuola Perugia non è stato facile così come lo è stato sull'altra fascia per Pietrantonio. Morgia gli sta preferendo Diktevicius, che non si è districato male, ma che non è uno di fascia. È il caso di intervenire?
In attacco il vero punto interrogativo, inutile girarci attorno. La grande scommessa si chiama Bonvissuto, che non viene da annate facili. Mai andato in doppia cifra, vede poco la porta. La sua alternativa è Ganci, jolly d'attacco che ad inizio mercato doveva essere uno degli esterni. Qui il lato economico (saltato D'Antoni si decise di investire su altri ruoli) si fonde con le convinzioni di Morgia. È il mister che ha voluto fortemente Bonvissuto e ne difende le capacità. Almeno per il momento, dunque, mercato chiuso per l'attacco. All'Aquila, ovviamente, non resta che sperare che Morgia vinca l'ennesima scommessa.