Nella sua partita d'esordio in campionato, la Virtus Ortona viene fermata per 3 - 0 dal Raiano di Mister Antinucci.
Il primo goal lo segna Ariani al 36', il secondo arriva quattro minuti dopo con Cissè. Nel secondo tempo Rossi chiude la partita al 82'.
Per analizzare la gara abbiamo avvicinato ai nostri microfoni l'allenatore della Virtus Ortona Stefano Bellè.
Partiamo da domenica. Cosa è successo?
Il ripescaggio un po' ci ha spiazzati. Siamo onorati di far parte del campionato di Promozione, ma sapevamo che sarebbe stata dura: avevamo quattro assenze importanti, ho dovuto far debuttare due 2000. Per il settore giovanile è stato un orgoglio però il risultato è stato quello che sappiamo.
A parte la formazione rimediata cosa non ha funzionato secondo lei?
Siamo ancora un cantiere aperto. Sapevamo che domenica sarebbe stata dura. Abbiamo retto 40 minuti ma la forza del Raiano era sinceramente diversa rispetto alla nostra. Sono scesi in campo per noi giocatori presi dopo ferragosto, che si erano allenati solamente tre-quattro volte. Una settimana di allenamento in più ci sarebbe tornata utile.
Che squadra è il Raiano?
Il Raiano farà un buon campionato perché ha elementi davvero validi. Ci hanno messo in difficoltà soprattutto sulle fasce. Il nostro terzino Pantalone ha faticato parecchio.
Oggi riprendiamo gli allenamenti. Domani abbiamo la Coppa Abruzzo. Una gara importante non per il risultato ma per fare allenamento in vista della gara di domenica contro il Casalbordino.
Cosa dirà oggi ai ragazzi?
Di stare tranquilli e di allenarci tutti insieme. Sinceramente in un mese di allenamento abbiamo avuto tante assenze. Questo ripescaggio ci ha davvero spiazzati. In prima categoria iniziando il 18 settembre avremmo avuto più tempo per prepararci. Dobbiamo lavorare non solo sul piano fisico ma anche psicologico perché le assenze fanno tanto.
E per quanto riguarda domenica contro il Casalbordino?
Rientreranno i quattro indisponibili. Stiamo vedendo di prendere qualcos'altro grazie al Francavilla che ci sta dando una grossa mano. La società lo sa che siamo un po' in ritardo. Comunque ce la giocheremo.