Dopo un esordio perso fuori casa per 1 - 0 contro il Passo Cordone, il Palombaro si è riscattato in casa battendo per 2 - 0 il Castello 2000. Abbiamo chiesto all'allenatore Mario Giandonato di fare insieme a noi una prima analisi sulla squadra e sul campionato di Promozione B.
Contro il Castello 2000 avete vinto 2 - 0 in casa. Che partita è stata?
Una partita tranquilla, facile. Siamo andati subito in vantaggio. Abbiamo raddoppiato e sprecato anche altre occasioni. Il Castello 2000 si è reso pericoloso nel finale ma abbiamo resistito.
Cosa l'ha convinta di più della sua squadra in quella partita?
Il Palombaro sta crescendo. È formata da alcuni elementi dello scorso anno e abbiamo cercato di migliorarla per evitare il campionato dell'anno scorso. Vogliamo fare un campionato tranquillo, ottenere una salvezza tranquilla.
La squadra sta crescendo soprattutto di mentalità e di personalità, che è quello che avevo chiesto soprattutto per queste prime gare.
Con il Castello 2000 ha avuto un approccio e una gestione quasi da squadra matura.
Nella prima partita contro il Passo Cordone cosa non ha funzionato?
Abbiamo avuto quelle paure che forse ci trascinavamo dietro dallo scorso anno. Eravamo pari e abbiamo sprecato un paio di occasioni. Poi abbiamo subito un gol nel momento in cui, forse, abbiamo avuto paura di perderla. È in questi aspetti che la squadra deve crescere. Ma ho notato che lo sta facendo abbastanza.
In settimana abbiamo preso altri ragazzi: Crugnale dalla Val Di Sangro, un esperto difensore, Giandonato, Diompy che però in settimana ha avuto un piccolo incidente che gli ha portato un problema ad una caviglia e sarà inutilizzabile per una quindicina di giorni.
Domenica invece affrontate il Raiano, già in testa alla classifica a punteggio pieno, che partita vi aspettate?
Conosco qualche giocatore del Raiano. È una neopromossa, hanno quindi sicuramente entusiasmo e voglia. Sarà una partita difficile.
Vi siete preparati in modo particolare?
Da quando alleno non ho mai fatto pretattiche. Preparo sempre la mia squadra a prescindere da chi affrontiamo. Si vede campo su campo come giocare e comportarsi. Cercheremo di fare noi la partita. Difficilmente mi adatto alle caratteristiche delle squadre avversarie. Ma è bello così. È uno sport, un gioco. Si cerca di vincere, se non ci si riesce si cerca di non perdere.