È di nuovo pari per L'Aquila. Difficile capire se del famoso bicchiere debba vedersi il pieno o il vuoto. Al triplice fischio più di qualcuno ha mugugnato sugli spalti del Gran Sasso, mentre Morgia a fine gara ha chiesto pazienza e stigmatizzato le facce scure incontrate nel tragitto dagli spogliatoi alla sala stampa. La verità, come al solito, forse sta nel mezzo.
In cima alla classifica non è cambiato nulla. E lasciarsi prendere da isterismi alla quarta di campionato sarebbe da folli. D'altronde, lo abbiamo scritto a più riprese, le aspettative che il pubblico rossoblù nutre nei confronti della proprietà del club non possono riversarsi con tutto il loro peso su una squadra che indubbiamente non è una corazzata. Inoltre L'Aquila recrimina al culmine di una partita giocata perennemente nella metà campo avversario per una traversa e due episodi dubbi in area: se il tocco di mano è da rivedere, l'atterramento di Valenti è apparso palese. Sarebbe stata l'occasione per chiudere la gara.
L'altra faccia della medaglia è l'impotenza di poter ribaltare lo svantaggio in 75 minuti di superiorità numerica. Con tutto il repertorio di limiti visti finora: approccio nuovamente da mani nei capelli, ingenuità difensiva dello svantaggio imbarazzante sulla catena Zane (regala palla a centrocampo), Sembroni (indecisione e lentezza nell'imbucata) e Salvetti (classica uscita a metà), mediana in cui il solo La Vista ha provato ad accendere la luce. E poi il capitolo attacco. Morgia in sala stampa ha detto che se per vincere le partite non basta creare 7-8 occasioni pericolose, allora lavorerà per crearne il doppio. Ma la sensazione più comune è che manca chi la butta dentro. Menzione d'onore per Valenti, che oltre al gol ha dimostrato di essere uno dei pochi a saper saltare l'uomo.
La partita. Tutto come a Rieti per Morgia, che deve fare a meno del solo Pepe al centro della difesa, sostituito da Sembroni.
Greco vara un solido 4-4-2 con il temibile Vano, ex Chieti, in avanti. Tre minuti e proprio Vano riporta coi piedi per terra l'entusiasmo rossoblù per il ritorno al Gran Sasso: Zane sbaglia a centrocampo, Attili recupera e imbuca per Vano che fugge alle spalle di Sembroni e infila Salvetti sotto le gambe. La risposta aquilana è nel sinistro di Minincleri che sfiora l'incrocio opposto dal limite.
Al 14' l'episodio chiare della gara: Vano tira un calcio a La Vista a palla lontana e viene espulso. Greco non cambia sistema di gioco lasciando in attacco il brevilineo Attili.
Morgia, invece, dopo neanche un quarto d'ora sostituisce Sembroni con Valenti e passa al 4-3-3 con Minincleri in mediana, Diktevicius terzino e Pupeschi e Gagliardini al centro.
Cambio quanto mai azzeccato perché al 36' Valenti recupera palla sulla trequarti, si accentra e scaglia un sinistro che piega le mani a Quattrotto. Liberatoria la corsa fino all'opposta curva rossoblù. Si fa costante la pressione aquilana, che cingono d'assedio i laziali avvolgendoli sulle fasce e stringendoli a ridosso della propria area. All scadere ci sarebbe l'occasione buona sulla respinta di Quattrotto, ma Zane spara alle stelle col portiere a terra e lo specchio della porta aperto.
Nella ripresa all'8' ci prova Diktevicius dopo una bella discesa, alto il sinistro.
Al 19' Valenti viene palesemente atterrato in area, ma l'arbitro lascia correre tra le proteste dello stadio intero. Alla mezz'ora su un cross in area Minincleri si ritrova quasi casualmente la palla a due passi dalla porta, ma centra clamorosamente la traversa. Poco dopo, altro episodio dubbio in area, questa volta per un tocco di mano. L'ultimo tentativo dei rossoblu coincide col destro di La Vista al 40' che Quattrotto devia in angolo. Poi solo perdite di tempo fino al triplice fischio.
L'AQUILA - OSTIAMARE 1-1
Marcatori Vano al 3', Valenti al 36' p.t.
L'AQUILA (3-4-3) Salvetti; Pupeschi, Sembroni (dal 29' p.t. Valenti) Gagliardini; Diktevicius, La Vista, Zane, Pietrantonio; Minincleri, Ganci (dal 26' s.t. Bonvissuto), Russo (dal 36' s.t. Faal). (Farroni, Di Crosta, Bartoccini, Arboleda, Brenci, Sieno) All. Morgia.
OSTIAMARE (4-4-2) Quattrotto; Belardelli dal 10' s.t. Calveri), Piroli, Tricoli, Colantoni; Fraschetti (dal 14' s.t. Coco) Bellini, D'Astolfo, Catese; Vano, Attili (dal 28' s.t. Magrassi). (Catese, Barrago, Vecchiotti, Baldinelli, Cristiano, Rondoni, Breda) All. Greco.
ARBITRO: Stampatori di Macerata.
NOTE: spettatori 1200 circa. Espulso Vano al 14' s.t. Ammoniti Quattrotto, Colantoni. Angoli 6-1.