"Le partite vengono determinate dai gol. Non l'abbiamo buttata dentro, ma credo sia sotto gli occhi di tutti che abbiamo fatto la partita - ha commentato Morgia in sala stampa - C'è troppa fretta, troppa apprensione, vedo facce scure. Nessuno ha detto che dovevamo ammazzare il campionato. Siamo una squadra che fa un buon calcio e si impegna sempre. È l'unica strada che conosco per arrivare ai risultati. Non ci basta la mole di gioco che creiamo, significa che lavoreremo per creare il doppio. I ragazzi non devono farsi prendere dalla fretta per stare dietro ai mugugni. Bisogna avere pazienza ed essere esenti da condizionamenti. Questa ansia da prestazione non va bene. Noi non dobbiamo dimostrare niente, se non serietà e impegno. Siamo alla quarta di campionato, dalle facce sembra di stare alla trentesima. Questa cosa non va bene per niente. Tutto è subito non è possibile. Lo svantaggio? Ho fatto il giocatore anch'io. Piuttosto, ciò che non mi è piaciuto è stato lo scoramento che ho visto dopo il gol. Non mi è piaciuto e non voglio si ripeta. Valenti? Meritava da un pezzo di stare in campo. Gli episodi? Non parlo di arbitri, ma su Valenti il rigore mi sembrava sacrosanto.
"Bravi i ragazzi a rimanere in partita - esordisce il mister dei laziali Greco - L'espulsione ha condizionato la partita, ma sapevamo che saremmo venuti qui a soffrire contro una grande squadra. L'avevano comunque preparata così, noi dobbiamo pensare a salvarci, quindi facciamo della corsa e del sacrificio la nostra forza. Vano? Ha fatto una stupidaggine. Gli serva da lezione."
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