E’ Francesco Bossa, l’atleta canarino, racconta le sue impressioni alla stampa.
Poche parole, ma tanti fatti, il difensore partenopeo arrivato a Fermo nel novembre dello scorso anno, con le sue ottime prestazioni, la sua umiltà e la sua solidità si è guadagnato un posto fisso prima nel centro della difesa gialloblù e poi nel cuore di tutto l’ambiente.
Domenica arriva il San Marino, una squadra forte, con un buon attacco. Come si prepara un centrale di difesa a sfide come queste?
E’ vero, ci aspetta una gara difficile come lo sono tutte le altre. Quest’anno, con il cambio di girone, non conosciamo bene tutte le compagini che ci troviamo contro. Proprio per questo, grazie ai video delle gare e ad Internet, cerchiamo di documentarci il più possibile sui punti di forza e di debolezza degli avversari di turno, studiandone la carriera e le qualità. Olcese, Baldazzi, Buonocunto: il San Marino nel settore avanzato fa paura a chiunque, ha ottime individualità, ma noi daremo comunque il massimo per contenerli. Al tempo stesso neanche loro possono dormire sonni tranquilli: cercheremo di impensierirli con i nostri attaccanti, che di certo non sono da meno.
La Fermana ad oggi è seconda, con 10 punti in cantiere e ad una sola lunghezza dalla vetta. Secondo te dove può arrivare? Trovi delle differenze rispetto allo scorso anno? Il ricordo più bello e più brutto da quando sei a Fermo?
A mio modesto parere, la Fermana deve continuare a pensare domenica dopo domenica, a cercare di lavorare bene e migliorarsi. Impegnarsi al 1000% in ogni partita è il nostro obiettivo, senza guardare classifica o altro. Non è questo il momento di fare certi discorsi. Quest’anno abbiamo una buona squadra, lo spogliatoio è unito, il gruppo portante della scorsa stagione è rimasto ed è stato arricchito di elementi di valore. Anche nella scorsa stagione eravamo partiti bene. Poi ci siamo un po’ persi, ma, specie dopo l’arrivo del Mister e della sua mentalità, ci siamo ripresi alla grande centrando i play-off ed arrivando alla gara di Fano. E’ proprio legato a quel giorno il ricordo più bello e più brutto insieme della mia permanenza in gialloblù. Una grande emozione per noi in campo e per la gente venuta in massa a sostenerci sugli spalti, una grande delusione al triplice fischio, ma solo per il risultato. Abbiamo dato tutto e siamo usciti tra gli applausi proprio perché avevamo dato il massimo e non avevamo nulla da rimproverarci.
Per un centrale il feeling con il compagno di reparto è fondamentale: come ti trovi con Comotto? E come è stato ritrovarsi in preparazione oltre che con lui insieme anche a tanti dei compagni dello scorso anno?
Il feeling con Marco è ottimo, perché parte da fuori dal campo. E’ una grandissima persona, e giocando fianco a fianco da diversi mesi ogni partita e ogni allenamento il nostro rapporto si rafforza e cresce sempre di più. Dopo le vacanze che ho trascorso in famiglia nella mia Napoli, città che adoro, mi sono recato presso un Centro Sportivo di Rimini per continuare ad allenarmi e farmi trovare pronto alla ripresa della stagione. Era qualche anno che iniziavo a lavorare solo a campionato iniziato, quest’anno ci tenevo invece a fare le cose per bene e presentarmi al meglio. E’ stato un piacere per me ritrovare qui alcuni compagni con cui abbiamo trascorso momenti bellissimi con questa maglia. Tanti altri vorremmo regalarne anche quest’anno ai nostri tifosi, che ogni domenica ci sono vicini e ci testimoniano il loro affetto. Grazie alla loro presenza ci sentiamo a casa anche in trasferta, e li ringraziamo tanto per questo.