"Nella ripresa abbiamo trovato più spazi e sfruttato meglio le nostre caratteristiche principali - ha detto mister Morgia nella sala stampa (antibagno, per precisione di cronaca) del Gran Sasso - Ho riportato Minincleri a guardare la porta anche per recuperare le seconde palle. Sono contento perché i ragazzi hanno dato tutto e hanno vinto come gruppo. Mi dispiace invece per Ganci che doveva entrare prima dell'infortunio di Esposito.
Quinta vittoria? Per me non ha nessun significato specifico, se non per la personalità della squadra. Vedo che sta anche trasportando entusiasmo attorno a se. Oggi tutto lo stadio ma soprattutto i ragazzi della curva sono stati encomiabili. Questa è una bella cosa, perché se una squadra riesce a trasmettere entusiasmo significa che vuole ottenere qualcosa.
Al rigore ho pensato che nella vita, mia in particolare ma anche di questa città, c'è sempre da soffrire. Ma soffrendo si costruiscono cose importanti e così è ancora più bello.
Le altre? Neanche le guardo, mi interessa solo continuare su questa linea intrapresa con la società. Noi dobbiamo guardare noi, cercando di costruire con un approccio diverso. La classifica la guarderemo a maggio. L'importante è che nel frattempo la gente venga allo stadio per divertirsi. I campionati si possono vincere in tanti modi, ma a me interessa costruire. Inutile tornare in lega pro senza costruire qualcosa di più importante e duraturo".
"L'Aquila è una squadra che troverà difficoltà nel proseguo del campionato perché essendo la più forte, tutti si chiuderanno al suo cospetto - ha detto il tecnico dei toscani Schenardi - Dopo lo svantaggio è stato tutto più difficile, il rammarico è che la partita fino al rigore è stata equilibrata. Anche dopo lo svantaggio non abbiamo rinunciato a giocare. Mi dispiace perché questa volta oltre ai complimenti avrei voluto riportare a casa qualche punto."
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Mister Massimo Morgia.mp3
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