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Squadra giovane e acquisti mirati: nasce cosi l'Alba del DS Sacchetti

Dal campo alla scrivania. Cosi è cambiata la vita di Moreno Sacchetti, passato dal ruolo di  capitano e Ministro della difesa a quello di DS dell'Alba Adriatica. Ruoli diversi ma stessa "garra". Anche nei nuovi panni, il buon Moreno, sta dimostrando di avere la stoffa giusta, e le operazioni concluse, senza scomodare la filosofia della società vibratiana, ne sono una dimostrazione. Noi di Atuttocalcio.tv lo abbiamo avvicinato ai nostri taccuini per farci raccontare la sua seconda vita calciastica. Scopriamo cosa ci ha risposto.

 

-Che effetto le fa esser passato dal campo alla scrivania?

"L'aria che si respira è completamente diversa. Mi sono calato nella nuova realtà mettendoci gli stessi ingredienti di sempre: passione e voglia di migliorarsi".

 

-Che Alba è quella che sta nascendo con l'impronta del DS Sacchetti?

"Molto giovane, ancor più di quella della passata stagione. Sono arrivati elementi che hanno voglia di riscatto, quali l'attaccante Petrarulo, calciatore importante per la categoria, il centrocampista Stefano Di Sante, dotato di potenziale, ed il difensore Lahbi, di cui sentiremo parlare. A quest'ultimi vorrei aggiungere i nostri  2001, che già bene han fatto".

 

-Che impressione le ha fatto  il neo tecnico Cichella? 

"E'il profilo che fa per noi. Più che un allenatore oserei definirlo un insegnante di calcio".

 

-Ci parli del rapporto con la dirigenza….

"Di stima e coesione assoluta. Lavoriamo tutti per un obiettivo comune e, cosa assai importante, siamo pronti ad aiutarci l'un con l'altro".

 

-Un esempio…

"Cito Giuseppe Di Fabio, un nostro collaboratore che, dopo un infortunio, è venuto al campo con il gesso pur di essere vicino ai ragazzi. Da ammirare".

 

-Si può parlare di Alba come modello da seguire?

"Assolutamente si. Il "nostro progetto" segue due strade ben tracciate: la prima, come già accennato, è quella di dare priorità a nostri giovani e nel contempo rilanciare quegli elementi che non hanno avuto la giusta dose di fortuna. L'altra, invece, passa attraverso Ia presenza di quelle figure che abbinano esperienza e capacità, come il DG Valà ed il nostro consulente di mercato Marino Camaioni. Il loro sapere, al pari di quello del presidente Freddi e degli altri dirigenti, è fondamentale".

 

-Qual è l'obiettivo della prossima stagione?

"Giocare a calcio e divertirsi, ma soprattutto regalare ai calciatori la possibilità di potersi misurare in categorie superiori, o quantomeno in squadre di vertice. Gli esempi di Andrea Capocasa, Njambè, Lorenzo Emili e Foglia dimostrano la bontà del lavoro svolto dalla società. Quanto fatto, però, deve essere un punto di partenza e non di arrivo".

 

-Che consiglio darebbe ad un giovane?

"Di scegliere l'Alba Adriatica, perché avrebbe la possibilità di essere costantemente seguito da persone che hanno il solo scopo di farlo crescere".

 

-L'Eccellenza 2019-20 annovera nelle proprie fila delle vere corazzate. Qual è o quali sono le compagini che reputa più attrezzate per il salto di categoria?

"Vedo Sambuceto e Lanciano davanti a tutte. Entrambe hanno mantenuto l'ossatura della passata stagione, cambiando pochissimo. Subito dietro Castelnuovo e Torrese; i primi, pur avendo uno dei migliori allenatori della categoria, sono una squadra completamente nuova. Tra le outsider direi Nereto: squadra allestita con logica, con acquisti mirati".  

 

-In questi giorni si parla molto di strutture. A riguardo, com'è la situazione in casa rossoverde?

"Il "Vallese", adesso, si presenta in condizioni discrete, anche se la nostra preoccupazione è rivolta ai mesi che verranno. L' auspicio è che non si ripresenti il disastro della passata stagione. Sarebbe un controsenso anche per la comunità di Alba, che per molti aspetti può definirsi fiore all'occhiello, essere rappresentata da un terreno in abbandono. Spero che coloro addetti alla gestione siano all'altezza della situazione".

 

-C'è qualcuno a cui sente dover dire grazie?

"Sicuramente ai nostri tifosi. Il loro tributo nel giorno del mio addio mi ha emozionato come poche altre volte mi è capitato nella vita. Anche da dirigente voglio continuare a ricevere il loro immenso affetto; ne abbiamo bisogno.  Agli stessi, che mi hanno chiesto un "colpo" (ride), dico che in queste categorie ciò che più conta sono le motivazioni e la voglia di emergere. Questo, però, non esclude che possano arrivare altri calciatori".

 

-Insieme si vince più facilmente….

"E' questo il mio desiderio. Continuare ad essere uniti: società, tifosi ed Amministrazione Comunale".