Dopo l'escalation che ieri ha portato ad uno scossone in casa Avezzano con lo sciopero dei giocatori e le dimissioni del presidente D'Alessandro e di tutta la dirigenza (LEGGI QUI), in città la domanda ricorrente è: e ora?
Con l'addio di D'Alessandro l'ingresso di Serraiocco sembra tramontare. Tra l'altro qualcosa tra i due deve essersi incrinato anche prima di ieri. Quello che domenica era stato presentato nel dopo partita come un intervento salvifico, evidentemente non si è concretizzato nelle giornate di lunedì e martedì. Fino all'exploit di ieri, che ha fatto deflagare la situazione.
D'Alessandro nonostante le dimissioni ha esternato le classiche dichiarazioni di rito per momenti del genere: "La società è ancora mia, se qualcuno vuole l'Avezzano deve parlare con me, altrimenti la riconsegno al Comune".
E allora, come scrivemmo tempo fa (LEGGI QUI), torna di attualità il gran ritorno di Gianni Paris, che ieri sera ha appunto chiamato D'Alessandro dicendosi nuovamente disponibile a riprendere il club e a fissare da subito un appuntamento dal notaio. "Confermo - ha dichiarato ai nostri microfoni Paris - Ho chiamato D'Alessandro e deve decidere lui quando andare dal notaio. Ho chiesto però di conoscere prima la situazione debitoria".
La speranza dei tifosi biancoverdi è che la situazione possa sbloccarsi a breve, incombendo la delicata sfida di domenica col Tolentino e, in caso non si risolvesse, un futuro denso di nubi. (red)