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“Abbiamo approcciato male, con un po’ di presunzione - ammette a fine gara Cappellacci - In settimana tra trasmissioni e disamine del primato si parla tanto. E invece siamo stati presuntuosi, forse ci siamo dimenticati che il Celano è una squadra forte e noi ci abbiamo sbattuto il muso continuamente, senza neanche renderci conto dopo il primo quarto d’ora.
Primo tempo irripetibile, poi nella ripresa abbiamo trovato il 2 a 1 e ci abbiamo creduto e siamo riusciti a ribaltare una partita che meritava di vincere il Celano. Però quando si vincono queste partite va bene, perché di riffa o di raffa questa squadra è riuscita a vincere una partita che non meritava.
I cambi? Ho messo Romano nel finale per spingere. Considerando che Di Francia è il nostro capitano mi è dispiaciuto, ma è stata una scelta tattica. Mi sono vergognato di aver fatto entrare Maisto, ma avevo scambiato con lui due parole prima della partita ed eravamo rimasti d’accordo che se ci fosse stato bisogno sarebbe entrato. La scelta si è rivelata azzeccata. Oggi avevamo squalificati e infortunati, quindi la rosa è attrezzata.
Il portiere in occasione dei due gol? Barbato nel pre campionato fece meglio di tutti. Per me sul primo gol era giusto fosse lì, infatti Zanon gli ha chiesto scusa perché non si sono capiti. Sul secondo gol è vero che ha calciato con la difesa aperta ma nessuno dei due centrali si era allargato.
“Sono quindici giorni che non sto al meglio - analizza il momento il match winner Pasquale Maisto - Ringrazio i nostri fisioterapisti per il lavoro che stanno facendo con me. Sono contento per i gol perché ci fanno centrare un’altra vittoria. Durante il match Cappellacci mi ha chiesto se me la sentivo e io, vedendo la squadra in difficoltà, ho detto che volevo entrare. Sicuramente devo dare ancora di più, il mister in me ci crede tanto e io devo dimostrare sempre di più per riportare L’Aquila dove merita. Non sto ancora al meglio ma sicuramente mi impegnerò a fondo per ritrovare la condizione fisica. I gol? Sul primo devo ringraziare Campagna che mi ha dato una palla filtrante, l’ho stoppata e l’ho girata in porta. La seconda invece devo ringraziare Zanon che mi ha servito una palla perfetta, ci ho creduto ed è andata bene. La dedica per la prima doppietta in campionato è per la mia famiglia e per i tifosi che anche sotto la pioggia non ci hanno fatto mancare il loro appoggio”.
“Siamo partiti bene avendo dopo cinque minuti un’occasione clamorosa - commenta un amareggiato Dario Celli - Poi la partita si è sviluppata con noi che andavamo a prendere alta L’Aquila riuscendo a metterla in difficoltà perché forse sono abituati a giocare con maggior tranquillità nella propria metà campo. C’è rammarico perché quando fai due gol contro L’Aquila e non prendi neanche un punto, non puoi che rimanerci male. Abbiamo fatto un gran primo tempo, poi siamo scesi, è entrato Maisto e con due palloni ci ha punito.
Oggi è l’esempio emblematico di ciò che ci succede: usciamo con i complimenti di tutti, ma con nessun punto. Quando i complimenti li fa Roberto sono pesanti, perché lui non li fa troppo facilmente. Noi siamo venuti a giocarcela a viso aperto. Avevamo giocato altre volte col 3-5-2, è un modulo che ci permette di essere più compatti a centrocampo e di far dialogare maggiormente le punte.
A me come allenatore rincuora vedere una squadra che gioca così, però per la classifica preferirei giocare male e prendere punti. A fine partita ai giocatori ho fatto i complimenti, poi coi tifosi abbiamo parlato perché ci sono state delle incomprensioni, ma non oggi”.
Alessandro Fallocco
